La 77esima edizione

“Come D’Aria” di Ada d’Adamo ha vinto il Premio Strega 2023

Successo totale per la casa editrice Elliot: il romanzo della scrittrice scomparsa lo scorso aprile ha vinto anche lo Strega Off e lo Strega Giovani. Un'autobiografia che racconta la vita con la figlia affetta da una grave disabilità congenita e del tumore che aveva scoperto nel 2017

Cultura - di Antonio Lamorte

7 Luglio 2023 alle 10:49

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“Come D’Aria” di Ada d’Adamo ha vinto il Premio Strega 2023

A ritirare il Premio Strega 2023 è stato Alfredo Favi, il marito di Ada d’Adamo, autrice di Come D’Aria, morta lo scorso primo aprile subito dopo aver saputo di essere entrata nella dozzina finale del riconoscimento letterario più ambito in Italia. D’Adamo è la dodicesima donna a vincere dalla prima edizione del 1947. È la terza volta che il Premio viene assegnato postumo. Era già successo nel 1959 con Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e nel 1995 con Passaggio in ombra di Maria Teresa Di Lascia. Un successo totale considerati anche i premi per lo Strega Off e lo Strega Giovani andati alla stessa opera.

Come d’Aria era stato rifiutato da molti editori. “Mi auguro che leggerlo possa aiutare le persone a sentirsi meno soli, specie chi si trova nella sfortunata condizione di Ada”, ha dichiarato Loretta Santini, editor della casa editrice Elliot che in questi ultimi mesi ha fatto le veci dell’autrice. Il libro racconta della vita dell’autrice con la figlia affetta da una grave disabilità congenita e del tumore che lei stessa aveva scoperto nel 2017. Una malattia che come il punteruolo delle palme “rosicchia la pianta dall’interno piano piano, la trasforma in un involucro pieno di segatura”.

L’opera era stata candidata dalla scrittrice Elena Stancanelli, è un’autobiografia. D’Adamo era nata a Ortona nel 1967. Ballerina, diplomata all’Accademia Nazionale di Danza e laureata in Discipline dello Spettacolo. Aveva scritto diversi saggi sulla danza e sul teatro, prima di che nel 2005 nascesse la figlia Daria, una bambina “come d’aria”, affetta da una rara forma di malformazione cerebrale. La scrittrice aveva scoperto nel 2017 un tumore che l’aveva costretta a cure molto pesanti. Aveva 55 anni. Elliot partecipava per la prima volta al premio, una piccola casa editrice che esiste dal 2007 e che fa parte del gruppo Lit che comprende anche i marchi Arcana e Castelvecchi.

Come D’Aria ha vinto con 185 voti, superando il favorito Mi limitavo ad amare te di Rosella Postorino, edito da Feltrinelli, che ha ottenuto 170 preferenze. La cinquina presentava per la prima volta quattro scrittrici donne su cinque finalisti. Andrea Canobbio con La traversata notturna (La nave di Teseo) ha ottenuto 75 voti, quarta Maria Grazia Calandrone con Dove non mi hai portata (Einaudi), 72 voti e quinta Romana Petri con Rubare la notte (Mondadori), 59 voti. Il totale dei voti espressi è stato di 561, pari a circa l’85% degli aventi diritto. Lo scrittore Mario Desiati, vincitore della scorsa edizione con Spatriati, presiedeva il seggio.

L’evento è stato trasmesso in diretta su Rai3 alle 22:50 dal Museo Etrusco di Valle Giulia, condotto per la terza volta consecutiva da Geppi Cucciari. Presente anche il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il sottosegretario Vittorio Sgarbi, l’assessore alla cultura di Roma Capitale Miguel Gotor e il presidente del Maxxi Alessandro Giuli. Il regista Mario Marione, amico di D’Adamo, con un fiore sulla giacca per ricordare la scrittrice ha descritto il libro di “una qualità eccellente di scrittura e ha anche un valore politico”.

 

7 Luglio 2023

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