Lo storico dell'arte
Nessuna bandiera a mezz’asta per Berlusconi, il rettore dell’Università di Siena Tomaso Montanari disobbedisce al lutto nazionale
"È vero che Berlusconi ha segnato la storia, ma lo ha fatto lasciando il mondo e l'Italia assai peggiori di come li aveva trovati. Ognuno obbedisce infine alla propria coscienza, e una università che si inchini a una storia come quella non è una università"
News - di Antonio Lamorte
Il rettore dell’Università per stranieri di Siena e storico dell’arte Tomaso Montanari ha deciso di disobbedire alla disposizione nazionale per la morte di Silvio Berlusconi. Niente bandiere a mezz’asta per i funerali di Stato e il lutto Nazionale. “È vero che Berlusconi ha segnato la storia, ma lo ha fatto lasciando il mondo e l’Italia assai peggiori di come li aveva trovati”. La decisione ha suscitato vivaci polemiche: esponenti della maggioranza di centrodestra hanno invocato addirittura le dimissioni.
Montanari è un intellettuale che in altri tempi sarebbe stato definito schierato, senza alcun timore di dire la sua. Ha spiegato di “assumersi le responsabilità di una scelta, evidentemente controcorrente”. Per la morte a 86 anni di Berlusconi, imprenditore per quattro volte Presidente del Consiglio, l’uomo che ha portato la destra a governare e che ha lasciato una destra tutt’altro che moderata a Palazzo Chigi dopo averla sdoganata nel 1993, sono stati proclamati i funerali di Stato come per ogni altro premier. Il governo di Giorgia Meloni ha deciso anche di indire il lutto nazionale, prima volta per un premier.
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Montanari ha spiegato in una lettera alla comunità accademica come “naturalmente non si può provare alcuna gioia, anzi la tristezza che si prova di fronte ad ogni morte”. Ha aggiunto però che “dalla P2 ai rapporti con la mafia via Dell’Utri, dal disprezzo della giustizia alla mercificazione di tutto (a partire dal corpo delle donne, nelle sue tv), dal fiero sdoganamento dei fascisti al governo alla menzogna come metodo sistematico, dall’interesse personale come unico metro alla speculazione edilizia come distruzione della natura. In questo, e in moltissimo altro, Berlusconi è stato il contrario esatto di uno statista, anzi il rovesciamento grottesco del progetto della Costituzione“.
“Mi assumo personalmente la responsabilità di disporre che le bandiere di Unistrasi non scendano. Ognuno obbedisce infine alla propria coscienza, e una università che si inchini a una storia come quella non è una università“, ha continuato infine lo storico dell’arte. Non solo Montanari però, anche il Comune di Sesto Fiorentino, guidato da Lorenzo Falchi di Sinistra Italiana, ha fatto sapere che l’esposizione delle bandiere a mezz’asta “sarà limitata alla sola giornata di domani, mercoledì 14 giugno, in concomitanza con lo svolgimento dei funerali di Stato”. Il sindaco ha definito la decisione del lutto nazionale “del tutto inusuale e inappropriata”.