L'indagine per omicidio

Marco Conforti trovato senza vita nel bagagliaio del suv, una morte avvolta dai misteri: “Ogni tanto spariva per andare a divertirsi”

Cronaca - di Redazione - 30 Maggio 2023

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Marco Conforti trovato senza vita nel bagagliaio del suv, una morte avvolta dai misteri: “Ogni tanto spariva per andare a divertirsi”

La morte di Marco Conforti è avvolta nel mistero. L’imprenditore 56enne di Castagneto Po, in provincia di Torino, è stato rinvenuto senza vita domenica sera nel bagagliaio del suo suv Range Rover in un parcheggio di via Rovigo, nel quartiere Aurora a Torino.

Di lui si erano perse le tracce da alcuni giorni e a dare l’allarme era stata venerdì scorso l’ex moglie Serena, riuscita poi a localizzare l’auto con l’aiuto della figlia, attivando la ricerca da remoto dell’iPphone del padre.

La procura di Torino ha aperto un fascicolo per omicidio, le indagini sono affidate alla squadra mobile. Gli inquirenti parlano, per ora, di “morte sospetta” perché per definirlo omicidio occorre attendere il risultato dell’autopsia in programma domani: secondo un primo esame il cadavere non presenterebbe particolari segni di violenza.

Eppure è evidente che il 56enne imprenditore, titolare di una scuola guida con varie sedi nel Chivassesse, non possa essersi infilato volontariamente nel bagagliaio della sua auto.

Era tarchiato, non può essere stata una persona sola a spostarlo“, dice a Repubblica chi lo conosceva a Settimo Torinese, dove viveva. Le indagini, coordinate dal pm Antonella Barbera, partono da quanto dichiarato dall’ex moglie in fase di denuncia della scomparsa: la donna aveva riferito di aver perso le sue tracce da martedì 23 maggio dopo che Conforti aveva detto di avere in programma una cena con alcuni amici.

Un uomo solare e che amava i due figli, ma allo stesso tempo amante della bella vita tra auto di lusso, recentemente aveva preso in leasing una Ferrari, e con una barca a motore che metta in mare a Varigotti.

Lì avrebbe portato in giro le sue conquiste amorose, in particolare una ragazza di Torino che frequentava da un po’ di tempo. “Aveva spostato a Torino molte delle sue frequentazioni ultimamente“, dice ancora a Repubblica un conoscente, mentre il patrigno Demetrio Modafferi ammette che “gli piaceva divertirsi, in tutti i sensi, ogni tanto spariva per qualche giorno”.

Fra le ipotesi che si fanno in alcuni bar che frequentava nel centro di Settimo Torinese c’è anche quella di un “festino” finito male: “Era grosso, muscoloso. Per chiudere Marco in un bagagliaio ci volevano almeno due persone. E parecchio robuste, perché da solo non ce la facevi. Marco è sempre stato innamorato dei motori e delle corse. Da qualche tempo sembra frequentasse una ragazza di Torino e aveva spostato lì i suoi interessi. Qui ormai non lo vedevamo troppo spesso”, spiegano alcuni conoscenti in un bar di Settimo Torinese al Corriere della Sera.

di: Redazione - 30 Maggio 2023

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