Fissata l'udienza a luglio
Caso Cospito, la Procura chiede l’archiviazione per Delmastro ma il gip si oppone: “Rivelò atto segreto”
Giustizia - di Carmine Di Niro
Sull’indagine a carico di Andrea Delmastro, deputato di Fratelli d’Italia e sottosegretario alla Giustizia del governo guidato da Giorgia Meloni, il gip di Roma vuole vederci chiaro. Il giudice per le indagini preliminari ha infatti fissato a luglio l’udienza per ascoltare le parti, tecnicamente non accogliendo la sollecitazione dell’ufficio della Procura di archiviare le indagini.
Il fascicolo aperto nei confronti del sottosegretario parte da un esposto presentato del deputato Angelo Bonelli, di Alleanza Verdi-Sinistra, dopo le parole in aula del deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli, che aveva fatto riferimento a conversazioni tra l’anarchico Alfredo Cospito e altri due detenuti al 41 bis, accusando poi i colleghi parlamentari del Partito Democratico che erano andati a trovare il detenuto di “stare dalla parte dei terroristi con la mafia” citando proprio stralci di quelle conversazioni durante l’ora d’aria tra l’anarchico e gli “uomini d’onore”.
Delmastro era indagato per rivelazione del segreto d’ufficio, per aver rivelato al compagno di partito Donzelli il contenuto di un documento riservato del Gom, il Gruppo operativo mobile della Polizia penitenziaria (una scheda di sintesi della polizia penitenziaria), sul caso di Alfredo Cospito, per mesi in sciopero della fame.
In una nota la Procura spiega che “la richiesta di archiviazione riconosce l’esistenza oggettiva della violazione del segreto amministrativo ed è fondata sull’assenza dell’elemento soggettivo del reato, determinata da errore su legge extrapenale”.
In sostanza per i magistrati di Roma il sottosegretario Delmastro non avrebbe potuto condividere col collega di partito Donzelli quelle informazioni riservate che descrivevano i colloqui di Cospito con alcuni boss detenuti con lui al 41 bis, ma il fatto non è punibile in quanto il deputato di Fratelli d’Italia era convinto in buona fede di non star violando la legge non avendo contezza delle norme relative agli atti di indagine provenienti dalle carceri.
Con la decisione del Gip di non accogliere la richiesta di archiviazione, solo a luglio dopo l’udienza verrà stabilito se archiviare, ordinare nuove indagini o la formulazione di un’imputazione coatta.