L'ex premier
Berlusconi dopo il ricovero: “È stata dura, ora rinnovo Forza Italia danneggiata da persecuzioni giudiziarie”
News - di Redazione Web
Il leader di Forza Italia ed ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi rilascia un’intervista per la prima volta dopo i 45 giorni di ricovero al San Raffaele di Milano. Dove si è affidato “al cielo”, ai medici, agli affetti più cari, a “mia moglie Marta, che ha superato sé stessa”, all’amore del suo popolo e all’affetto dei suoi avversari. “Ho percepito anche questa volta l’amicizia e l’affetto sincero, a tratti addirittura commovente, di molte persone, anche sconosciute. Tutti i leader politici, di maggioranza e di opposizione, mi hanno rivolto parole di augurio e di incoraggiamento, delle quali sono davvero molto grato”, ha detto al Corriere della Sera.
Berlusconi, 86 anni, è stato ricoverato lo scorso 5 aprile a causa di una polmonite causata dalla leucemia cronica di cui l’ex premier soffre da tempo. Era stato trasferito dalla terapia intensiva alla degenza ordinaria lo scorso 16 aprile, era stato dimesso venerdì 19 maggio. A inizio maggio aveva girato un video messaggio che era stato trasmesso alla convention del partito Forza Italia a Milano, a inizio maggio. “In verità non ho mai smesso di lavorare, anche dalla terapia intensiva”, ha dichiarato e lanciato un appello per andare a votare ai ballottaggi che si terranno domenica e lunedì prossimi per le amministrative.
“La storia di Forza Italia è quella di un continuo rinnovamento, dal 1994 ad oggi. Forza Italia è nata, oltre che per impedire ai comunisti di impadronirsi del governo della Nazione, anche per rinnovare profondamente la politica. Ma perché il rinnovamento sia credibile dobbiamo prima di tutto rinnovare noi stessi. Lo abbiamo sempre fatto e continueremo a farlo, ovviamente senza rottamare nessuno”. Se sono “eccellenti” i rapporti con gli alleati, è specifico il ruolo che Forza Italia ricopre in questa coalizione secondo il leader.
Berlusconi non manca di mettere l’accento sul tema della Giustizia: Forza Italia rappresenta il Popolare, “siamo il centro liberale e cristiano”, penalizzato negli anni scorsi dagli effetti di una persecuzione giudiziaria nei miei confronti basata sul nulla e conclusa con una serie di assoluzioni, ma che ci ha gravemente danneggiato sul piano dell’immagine. Credo che gli italiani se ne stiano progressivamente rendendo conto e che torneranno a darci una larga fiducia”. Mentre “Renzi dice spesso cose giuste, ma fino a quando non ne trarrà le conseguenze politiche, scegliendo la nostra metà campo, non si potrà andare al di là di occasionali convergenze in Parlamento”.
Per l’alluvione in Emilia Romagna garantisce un impegno totale, “a partire dalla sospensione di tutti i pagamenti, le bollette, i mutui, gli adempimenti tributari e contributivi e poi l’attivazione del fondo di garanzia per le piccole imprese, aiuti per il pagamento dei canoni di affitto e altro ancora”. Per quanto riguarda il governo invece “occorre continuare sulla strada che abbiamo imboccato nei primi mesi: stabilizzare il taglio del cuneo fiscale anche per far ripartire l’occupazione giovanile, realizzare la riforma fiscale procedendo verso la flat tax, continuare a lavorare per accrescere le pensioni minime fino ad arrivare a 1.000 euro entro la legislatura, porre mano alla riforma della giustizia secondo le linee indicate dal ministro Nordio”. È lo stesso governo Meloni che ha appena incassato tra le altre batoste quella della Banca d’Italia sulla riforma fiscale.
Un sondaggio Swg per La7 di lunedì scorso ha chiesto agli intervistati cosa dovrebbe fare Berlusconi a questo punto della sua vita e della sua carriera politica: per il 64% lasciare la politica – solo il 4% degli elettori di Forza Italia, per il 20% rimanere in politica ma lasciare la leadership di Forza Italia ad altri – 40% per elettori Fi, per il 16% rimanere leader di Forza Italia – il 56% dei suoi elettori.