Raid di Israele

Netanyahu lo stragista: uccide ragazzini che giocavano a calcetto in Libano

Sono 14 le vittime del nuovo attacco nel Paese dei Cedri: tra queste due bimbi raggiunti dalle bombe durante una partita di pallone. Fatah: “Massacro atroce”

Esteri - di Umberto De Giovannangeli

20 Novembre 2025 alle 17:30

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AP Photo/Mohammed Zaatari – Associate Press/ LaPresse
AP Photo/Mohammed Zaatari – Associate Press/ LaPresse

Da Gaza al Libano. La guerra permanente di Benjamin Netanyahu non conosce confini né soste. Nel Paese dei Cedri si registra l’ennesima strage di innocenti: adolescenti, bambini, che giocano a calcio in un campetto preso di mira dall’esercito israeliano. Sono 14 le persone rimaste uccise nell’attacco israeliano al campo profughi palestinesi di Ain al-Hilweh, vicino Sidone, nel sud del Libano. Tra le vittime almeno due bambini. Lo ha detto il direttore dell’ospedale Hamchari, Fadi Salameh, precisando che tra le vittime ci sono due bambini. Intervistato da L’Orient Le Jour, il direttore dell’ospedale che dista circa 500 metri dal campo profughi ha raccontato di scene strazianti dopo l’attacco israeliano di ieri sera: «La maggior parte dei feriti sono giovani. È stata una serata straziante: madri, bambini, tutti in lacrime». Anche un soccorritore che vive ad Ain al-Hilweh ha dichiarato al quotidiano che le vittime sono «ragazzini» che, al momento dell’attacco, «stavano giocando a calcio». Si è trattato di uno degli attacchi israeliani più letali in Libano da quando, circa un anno fa, è entrato in vigore il cessate il fuoco con Hezbollah, ponendo fine a una breve ma devastante guerra contro il gruppo militante sostenuto dall’Iran.

Il movimento palestinese Fatah ha condannato “l’atroce massacro” commesso da Israele contro i palestinesi nel campo profughi di Ain al-Hilweh, in Libano, bombardato ieri sera dall’aviazione israeliana. L’attacco ha causato almeno 13 morti. In un comunicato riportato dai media libanesi, Fatah ha descritto l’attacco come “un crimine che colpisce l’intero popolo palestinese”, sottolineando che “prendere di mira Ain al-Hilweh, la capitale della diaspora palestinese, costituisce un attacco diretto alla nostra identità nazionale e al nostro diritto alla resistenza e al ritorno”. Martedì Israele ha dichiarato di aver preso di mira un “sito di addestramento di Hamas” nel campo. Hamas sostiene di non avere installazioni militari nei campi profughi palestinesi in Libano, liquidando come “bugie” l’annuncio di Israele di aver colpito martedì un campo di addestramento di Hamas. Nel bombardamento sono morte almeno 13 persone. Lo riporta the Times of Israel. Incolpando Israele per un “brutale assalto” al campo di Ain al-Hilweh, Hamas afferma in una dichiarazione che “le affermazioni secondo cui il luogo preso di mira fosse un ‘campo di addestramento affiliato al movimento’ sono pure invenzioni e bugie”: “Non ci sono installazioni militari nei campi palestinesi in Libano”. Hamas sostiene che “il sito preso di mira era un campo sportivo all’aperto frequentato dai giovani del campo” e che “gli obiettivi erano un gruppo di ragazzi” che si trovavano sul campo in quel momento.

Dal campo di calcio allo scuolabus. Almeno una persona è stata uccisa e altre undici sono rimaste ferite in un attacco con drone israeliano su una strada nella città di At Tiri, nel Libano meridionale. Diverse delle vittime erano bambini che viaggiavano a bordo di uno scuolabus. «Un attacco del nemico israeliano contro un veicolo nel villaggio di At Tiri, nel distretto di Bint Jbeil, ha provocato la morte di un cittadino e il ferimento di altre undici persone», ha dichiarato il Centro operativo di Emergenza del ministero della Salute libanese in un comunicato. La vittima era l’autista del minibus, un residente locale identificato come Bilal Shayto. Tra i feriti risultano diversi studenti che viaggiavano a bordo di uno scuolabus e stavano passando vicino al luogo dell’attacco, secondo l’Agenzia di stampa nazionale (Nna).

Il raid israeliano al campo profughi palestinese è un «attacco contro il Libano e la sua sovranità» e una flagrante violazione dell’accordo di cessate il fuoco del 27 novembre 2024, afferma il movimento sciita filo-iraniano Hezbollah, aggiungendo: «I leader dello Stato libanese devono comprendere che mostrare la minima clemenza, debolezza o sottomissione a questo nemico (Israele) non fa che renderlo più brutale, e che misure puramente reattive porteranno solo a ulteriori attacchi e massacri». «Il dovere nazionale esige di assumere una posizione ferma e unita contro i crimini di questo nemico e di scoraggiarne l’aggressione con tutti i mezzi possibili, preservando al contempo tutte le forze a disposizione del Libano», ha concluso Hezbollah.

Da un fronte all’altro. Almeno 279 persone sono state uccise e altre 652 ferite nella Striscia di Gaza dall’entrata in vigore del cessate il fuoco tra Israele e Hamas lo scorso 10 ottobre. Lo riferisce l’emittente satellitare panaraba di proprietà qatariota Al Jazeera, citando informazioni dell’ufficio stampa del governo di Gaza, controllato da Hamas, secondo cui le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno condotto 393 attacchi in violazione dell’accordo.

20 Novembre 2025

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