Indaga la Procura

Roma, crolla parzialmente la Torre dei Conti: tratti in salvo quattro operai, uno ancora sotto le macerie

Cronaca - di Redazione

3 Novembre 2025 alle 12:09

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Roma: torre dei conti, crollo largo corrado ricci, intervento di vvf e forze di polizia    nella foto il luogo del crollo    roma 03 nov 2025                                                               (Foto: Francesco Benvenuti / LaPresse)
Roma: torre dei conti, crollo largo corrado ricci, intervento di vvf e forze di polizia nella foto il luogo del crollo roma 03 nov 2025 (Foto: Francesco Benvenuti / LaPresse)

Momenti di paura questa mattina a Roma, in zona Fori Imperiali. Qui un crollo parziale ha interessato intorno alle 11:30 la Torre dei Conti, a largo Corrado Ricci.

Sul posto sono presenti gli agenti della Polizia di Roma Capitale. Un operaio è rimasto ferito e intrappolato tra la macerie del crollo al primo piano della Torre, mentre altri quattro sono rimasti bloccati dal crollo nella parte superiore della struttura: quest’ultimi sono stati tratti in salvo dall’intervento dei vigili del fuoco. Uno degli operai tratti in salvo, di 64 anni, è stato trasportato in codice rosso in ambulanza all’ospedale San Giovanni per essere visitato.

L’operaio bloccato è di nazionalità romena. È imprigionato tra le macerie al primo piano della Torre ma è vigile e sta attivamente collaborando con i soccorritori, i vigili del fuoco del gruppo Saf, speleo-alpino-fluviale. In particolare intorno alle 16:30, dunque cinque ore dopo il crollo, i vigili sono riusciti a scambiare alcune parole con l’operaio intrappolato e messo in sicurezza in una camera d’aria.

Il sito, beneficiando dei fondi del Pnrr, è interessato da un cantiere che, a lavori ultimati, restituirà ai “cittadini e ai turisti un’area completamente differente”, aveva sottolineato lo scorso agosto il sindaco Roberto Gualteri, annunciando la nascita di un’area pedonale. La Torre era inutilizzata dal 2006 e in stato di abbandono da allora: ilcosto dell’intervento ammonta a quasi sette milioni di euro e l’idea era completarlo entro giugno del 2026. Lo stesso sindaco Gualtieri e il ministro della Cultura Alessandro Giuli sono sul posto.

A intervento già in corso dei vigili del fuoco, sono continuati i crolli della Torre dei Conti: un’altra massa di calcinacci è caduta dal tetto della struttura intorno alle 13, provocando una enorme nube di polvere. Nel momento in cui i vigili del fuoco stavano cercando di recuperare la persona bloccata sotto le macerie, la parte ancora in piedi della colonna ha subito un crollo improvviso annunciato dalla caduta di alcuni massi. I vigili del fuoco sono riusciti a uscire da una finestra appena in tempo.

Su quanto accaduto stamane la Procura di Roma ha aperto un’indagine. Al momento il procedimento, coordinato dal procuratore aggiunto Antonino Di Mai e dal pm Mario Dovinola, è aperto per lesioni colpose. Gli inquirenti disporranno una consulenza tecnica per ricostruire la dinamica e accertare le cause del crollo.

L’operaio intrappolato, scrive il Corriere, lavora per la società EdilErica specializzata in cantieri e lavori anche in edifici storici, ma nel cantiere lavorava anche una seconda ditta della provincia di Roma. I carabinieri delegati alle indagini hanno identificato una decina di lavoratori che si trovavano nell’area del cantiere nella mattinata odierna al momento del crollo: i militari sono al lavoro per verificare se i lavoro di ristrutturazione della Torre fossero eseguiti rispettando le misure di sicurezza sui luoghi di lavoro.

La storia della Torre dei Conti

La Torre è oggi alta 29 metri, ma quelli visibili costituiscono soltanto il basamento della struttura, che in origine doveva superare i 50-60 metri: per questo in passato, per la sua mole, era anche nota come Torre Maggiore. L’edificio era un classico esempio delle case-torri della Roma medievale, una tipica dimora-fortezza delle famiglie baronali e delle autorità ecclesiastiche della città. Si chiama Torre dei Conti perché all’inizio del XII secolo Papa Innocenzo III, della famiglia dei Conti di Segni, la ampliò e ne fece un simbolo del potere papale.

A ridurla allo stato attuale furono i terremoti che si susseguirono nel corso della sua storia, soprattutto quelli del 1348, 1630 e 1644. Ristrutturazioni di rilievo avvennero quindi alla fine del Seicento, Seicento sotto Papa Alessandro VIII, con la costruzione dei due contrafforti di rinforzo. L’apertura di via Cavour a fine Ottocento e quella di via dei Fori Imperiali in età fascista lasciarono la Torre in posizione isolata rispetto alle altre costruzioni. Nel 1937 la Torre fu donata da Benito Mussolini alla Federazione nazionale Arditi d’Italia, che vi rimase fino al 1943.

Nel 1938 il salone del tempio della Pace, sulle cui mura perimetrali si sorregge la Torre, fu adibito a mausoleo del generale degli Arditi e presidente della federazione, Alessandro Parisi, morto quell’anno in un incidente stradale. Le spoglie del generale sono tuttora conservate nella sala, in un sarcofago di epoca romana.

(articolo in aggiornamento)

di: Redazione - 3 Novembre 2025

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