Il colosso dell'e-commerce
Taglio epocale ad Amazon, saranno licenziati oltre 30mila dipendenti: “Sostituiti dall’Intelligenza Artificiale”
Colpiti i dipendenti di risorse umane, pubblicità e gestione. Secondo il Nyt entro il 2027 i tagli potrebbero arrivare a 160mila
Economia - di Redazione Web
Partiranno oggi le prime lettere di licenziamento, un’altra tranche nei primi giorni del 2026. E secondo il New York Times, Amazon potrebbe arrivare a tagliare posti di lavoro fino a 160mila unità entro il 2027. Si comincia da 30mila dipendenti diretti, e già così basta per definire questo come un taglio epocale le cui giustificazioni sono state individuate nella riduzione delle spese, nel riequilibrio delle assunzioni eccessive condotte nel periodo Covid, nell’introduzione dell’Intelligenza Artificiale.
L’azienda di Jeff Bezos aveva infatti fatto sapere proprio in questi giorni l’introduzione di nuovi processi robotizzati che, grazie all’intelligenza artificiale, permetteranno di automatizzare fino al 75% delle operazioni a scapito dei dipendenti con un risparmio di miliardi di dollari all’anno. L’azienda aveva conosciuto un’impennata straordinaria nella domanda di acquisti online negli anni della pandemia da coronavirus, la decisione appena annunciata si prefigge di invertire quella tendenza di assunzioni scatenata dalla grande richiesta.
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Già a partire dalla fine del 2022 erano state tagliate circa 27mila posizioni, il flusso di uscite non si era mai fermato finora. Amazon ha 1,55 milioni di dipendenti totali in tutto il mondo della multinazionale del commercio elettronico, il taglio colpisce però circa il 10% dei circa 350mila dipendenti aziendali. A essere colpiti per primi gli impiegati degli uffici: quelli che si occupano di risorse umane, pubblicità e gestione. Il taglio potrebbe successivamente abbattersi sul personale utilizzato nei magazzini.
La notizia dei tagli è stata riportata da diversi media internazionali come Reuters e Wall Street Journal, che hanno citato anche i numeri. Amazon al momento non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali. L’azienda avrebbe anche chiesto ad alcuni dipendenti di trasferirsi più vicino ai centri decisionali del gruppo, in città come Seattle, Arlington e Washington DC.
Non soltanto Amazon ha deciso e annunciato tagli epocali: appena lo scorso luglio, Microsoft aveva annunciato di voler annunciare i licenziamenti previsti a 15mila unità; soltanto il 22 ottobre Meta aveva licenziato circa 600 dipendenti dalla sua divisione AI dopo una campagna di reclutamento molto importante.