L'ex tenente colonnello spagnolo
Quell’ultimo colpo di Stato fascista in Europa: il golpe di Tejero e la Spagna salvata da comunisti e liberali
Il suo non fu solo folclore. Fu l’ultimo vero tentativo del fascismo in Europa. E forse se fallì fu solo perché in pochi anni, in Spagna, si era cementata una vera alleanza democratica
Esteri - di Redazione Web
Secondo alcune fonti è in fin di vita, secondo altre è morto l’ex tenente colonnello spagnolo Antonio Tejero. Aveva – o ha – 93 anni, e ne aveva 40 quel 23 febbraio del 1981, quando tentò un audace colpo di stato per restaurare il franchismo e abbattere la giovane democrazia spagnola.
Francisco Franco era morto da 6 anni e il re Juan Carlos, in un clima di grandi tensioni politiche e sociali, aveva avviato un processo democratico. Ma le forze legate al passato regime erano ancora molto vaste, nella borghesia, nell’esercito, nell’imprenditoria, nel clero. Tejero quella sera radunò duecento soldati bene armati e fece irruzione in Parlamento. Lanciò il grido di battaglia: “Quieto todo el mondo! Al suelo!”, tutti fermi e a terra, e il parlamento spagnolo, per la verità, che era riunito al completo per eleggere il nuovo capo del governo (Leopoldo Calvo Sotelo) non fece una gran figura. I deputati, tutti, si rannicchiarono sotto i banchi, mentre Tejero saliva sullo scranno più alto, pistola in pugno, e prendeva la presidenza. Solo due figure restarono in piedi.
A sinistra il vecchio capo del partito comunista, Santiago Carrillo con alle spalle anni di esilio e di clandestinità. A destra l’elegantissimo Adolfo Suarez, ex presidente del consiglio, ex franchista, convintamente liberale e fedele al Re. Carrillo provocatoriamente si accese un sigaro, con aria di sfida. Suarez lo imitò, ma non aveva un sigaro e si fece passare una Marlboro dal suo vice. Erano l’immagine della nuova Spagna queste due figure grandiose. Tejero si infuriò, puntò la pistola contro Suarez, che restò spavaldo e immobile, poi fece agguantare dai suoi soldati Suarez e Carrillo e li arrestò. Li rinchiuse in una stanzetta dietro all’aula.
A Valencia uscirono carri armati in strada: Il golpe però durò solo una notte. La mattina dopo il Re spedì in Parlamento migliaia di poliziotti e costrinse alla resa il colonnello. Che fu condannato a 30 anni di carcere. Ne scontò 15 e tornò libero nel 1996. Il suo non fu solo folclore. Fu l’ultimo vero tentativo del fascismo in Europa. E forse se fallì fu solo perché in pochi anni, in Spagna, si era cementata una vera alleanza democratica. Che univa i conservatori, i comunisti, la monarchia.