Henley Passport Index
Quali sono i passaporti più “forti” al mondo: la classifica tra conferme e sorprese
L’Italia che si conferma nei primissimi posti, gli Stati Uniti che, a causa delle politiche restrittive sull’immigrazione imposte dall’amministrazione Trump, escono per la prima volta in 20 anni fuori dalla top 10.
Sono i risultati dell’Henley Passport Index, l’annuale classifica stilata da Henley & Partners, pubblicata questa settimana e basata sui dati dell’International Air Transport Association (IATA), che elenca i passaporti più “potenti”, ovvero quelli che consentono di viaggiare nel maggior numero di Paesi senza visto.
Il crollo Usa
Impressionante il crollo degli Stati Uniti, che nel 2014 occupavano il primo posto e che undici anni dopo, col ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump, scivolano al 12esimo posto a pari merito con la Malesia.
La stretta sull’immigrazione impressa da Trump, col Dipartimento di Stato che ha avviato una revisione su oltre 55 milioni di titolari di visti per verificare eventuali irregolarità, ha inciso sulla percezione internazionale e sull’effettiva libertà di movimento dei cittadini Usa.
Come rilevato da Henley & Partners, i cittadini statunitensi possono possono entrare senza visto in 180 destinazioni, contro le 193 di Singapore, che guida la classifica. Secondo Christian Kaelin, presidente di Henley & Partners e ideatore dell’indice, si tratta di “un cambiamento profondo nella mobilità globale e nelle dinamiche del soft power”, le sue parole riprese dall’Ansa. “Le nazioni che scelgono l’apertura e la cooperazione stanno avanzando. Quelle che si aggrappano ai privilegi del passato vengono invece lasciate indietro”, è l’analisi.
Il passaporto italiano
E l’Italia? Il passaporto “tricolore” consente l’accesso senza visto in 188 Paesi ponendoci così al quarto posto dell’index, ex aequo con altri Stati europei come Germania, Spagna, Svizzera e Lussemburgo.
Al primo posto invece si conferma Singapore (193 Paesi), seguita da Corea del Sud (190) e Giappone (189).