Musica

Perché D’Angelo era un artista rivoluzionario: addio al talento che ha riscritto le regole di neo soul ed R&B

Tre album per iscriversi nella storia della black music, una relazione con Angie Stone, i problemi con alcool e droga. Aveva 51 anni, stroncato da una lunga malattia, tumore al pancreas

Cultura - di Antonio Lamorte

15 Ottobre 2025 alle 10:28

Condividi l'articolo

FILE – D’Angelo performs during FYF Fest in Los Angeles on Aug. 23, 2015. (Photo by Rich Fury/Invision/AP, File) Associated Press / LaPresse Only italy and spain
FILE – D’Angelo performs during FYF Fest in Los Angeles on Aug. 23, 2015. (Photo by Rich Fury/Invision/AP, File) Associated Press / LaPresse Only italy and spain

Aveva interpretato e rivisto la tradizione soul ed R&B, soltanto tre dischi per contribuire a riscrivere i generi e a iscriversi nella storia della Black Music, quattro Grammy vinti. Aveva 51 anni D’Angelo, cantante e musicista, artista puro genio e sregolatezza, morto dopo essersi a lungo curano per un tumore al pancreas. A dare la notizia la famiglia, che lo ha definito “una stella splendente della nostra famiglia che ha spento la sua luce per noi in questa vita” e che si è detta “eternamente grati per l’eredità di musica straordinariamente commovente che ci ha lasciato”.

Si chiamava Michael Eugene Archer, era nato in Virginia nel 1974. Aveva cominciato da bambino a suonare il pianoforte, suonava anche in chiesa con il padre ministro pentecostale. A 18 anni aveva lasciato la scuola e si era trasferito a New York per dedicarsi alla carriera musicale. Brown Sugar il suo primo album, pubblicato nel 1995, già all’esordio considerato un disco fondamentale del cosiddetto neo soul. Anche Voodoo, suo secondo album, più strutturato, fece centro sia tra il pubblico che nella critica. Si contende il titolo di capolavoro della discografia con il terzo, Black Messiah, forse più visionario, arrivò soltanto nel 2014. Un disco denso di tradizione afroamericana, tra riferimenti alla spiritualità e all’attualità.

D’Angelo aveva sofferto per un periodo anche di depressione, abusò di sostanze alcoliche e stupefacenti. Venne anche arrestato per possesso di droga. Si era ritirato gradualmente dalla scena e anche nell’ultimo periodo aveva annullato un concerto in programma a Philadelphia. Ha pubblicato in tutto soltanto tre album, ha collaborato con artisti come Jay-Z, Q-Tip, Common, Snoop Dogg e The Roots, ha lavorato a colonne sonore. Aveva partecipato anche al disco The Miseducation of Lauryn Hill, considerato ancora oggi una pietra miliare del soul.

A cavallo tra gli anni Novanta e Duemila, D’Angelo ha combinato gli stilemi dell’R&B degli anni Settanta con la tradizione del gospel e con elementi dell’hip hop e l’improvvisazione jazz. Era un perfezionista del suono e della produzione. I quattro Grammy erano arrivati per i dischi Voodoo e Black Messiah, per la migliore performance vocale maschile R&B in Untitled (How Does It Feel) e per la miglior canzone R&B Really Love. Secondo quanto rivelato nel 2024 dal produttore Raphael Saadiq, stava lavorando a nuovo materiale: ci sarebbero almeno sei brani inediti che, a questo punto, potrebbero vedere la luce postuma. D’Angelo aveva avuto tre figli, uno con la cantante Angie Stone, morta anche lei tragicamente in un incidente stradale appena lo scorso marzo.

15 Ottobre 2025

Condividi l'articolo