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Nobel alla Letteratura, premio all’ungherese Laszlo Krasznahorkai: “Per la sua opera avvincente e visionaria”
Autore di "Satantango" e "Melancolia della Resistenza" dai quali il regista Béla Tarr aveva tratto due film. Aveva già vinto l’International Man Booker Prize nel 2015
Cultura - di Antonio Lamorte
È stato assegnato allo scrittore ungherese Laszlo Krasznahorkai il Premio Nobel per la Letteratura, edizione del 2025. “Per la sua opera avvincente e visionaria che, nel mezzo del terrore apocalittico, riafferma il potere dell’arte”, la motivazione dell’Accademia svedese. Da alcuni suoi romanzi il regista Béla Tarr – forse il regista ungherese più noto al mondo – trasse due film. In Italia i suoi libri sono pubblicati da Bompiani.
Krasznahorkai è nato a Gyula, in Ungheria, nel 1954. È autore di romanzi e raccolte di racconti, nel 2015 ha vinto l’International Man Booker Prize, altro importante premio letterario di rilevanza mondiale. Satantango, scritto nel 1985, racconta di una cooperativa agricola ormai allo sfacelo nel declino del comunismo sovietico, sconvolta dal ritorno del carismatico Irimias. Melancolia della resistenza, del 1989, racconta di una balena imbalsamata, la più grande del mondo, portata in un circo nella campagna ungherese sperduta. “Anche il premio Nobel per la letteratura 2025 László Krasznahorkai guarda all’Oriente, adottando un tono più contemplativo e finemente calibrato. Il risultato è una serie di opere ispirate alle profonde impressioni lasciate dai suoi viaggi in Cina e Giappone”, si legge nella nota del Nobel.
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“Sulla ricerca di un giardino segreto, il suo romanzo del 2003 Una montagna a nord, un lago a sud, sentieri a ovest, un fiume a est” è un racconto misterioso con potenti sezioni liriche, ambientato a sud-est di Kyoto. L’opera ha il sapore di un preludio al ricco Seiobo There Below, una raccolta di diciassette racconti disposti secondo la sequenza di Fibonacci sul ruolo della bellezza e della creazione artistica in un mondo di cecità e impermanenza. Insieme al suo quintetto di poemi epici, rappresenta l’opera principale di Krasznahorkai. Il libro è una rappresentazione magistrale, nel corso della quale il lettore viene condotto attraverso una serie di ‘porte laterali’ all’inspiegabile atto della creazione”.
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The 2025 #NobelPrize in Literature is awarded to the Hungarian author László Krasznahorkai “for his compelling and visionary oeuvre that, in the midst of apocalyptic terror, reaffirms the power of art.” pic.twitter.com/vVaW1zkWPS— The Nobel Prize (@NobelPrize) October 9, 2025
Il Nobel è senza dubbio il riconoscimento letterario più popolare e ambito al mondo. L’anno scorso aveva vinto la scrittrice sudcoreana Han Kang, l’anno precedente il norvegese Jon Fosse. Negli ultimi anni si è instaurata una specie di alternanza paritaria tra maschi e femmine, un anno per ogni genere, anche quest’anno infine rispettata. Secondo i siti di scommesse i favoriti di quest’anno erano lo scrittore australiano Gerald Murnane e la cinese Can Xue. Comparivano nel listone anche il giapponese Haruki Murakami, il rumeno Mircea Cartarescu e l’indiano Amitav Ghosh. Questi tendono a comparire spesso nelle rose di favoriti, come la canadese Margaret Atwood, lo statunitense Thomas Pynchon, il francese Michel Houellebecq e l’indiano Salman Rushdie.
La settimana dei Nobel si era aperta lunedì 6 ottobre con i premi a Mary E. Brunkow, Fred Ramsdell e Shimon Sakaguchi per la scoperta del meccanismo con cui il sistema immunitario reagisce alle infezioni. Era seguito il premio Nobel per la Fisica al britannico John Clarke, al francese Michel Devoret e all’americano John Martinis. Ieri, per la Chimica, erano stati premiati Susumu Kitagawa, Richard Robson e Omar M. Yaghi. Domani, venerdì 10 ottobre, sarà il turno del Nobel alla Pace, lunedì 13 ottobre il Nobel all’Economia.