L'altra missione
Anche la nuova Flotilla bloccata da Israele, 150 attivisti fermati: “Rapiti, detenzione arbitraria, non sappiamo dove sono”
Un soldato si è arrampicato sull’albero della nave e ha distrutto la telecamera che inquadrava la scena. 150 gli attivisti bloccati. Saranno trasferiti in carcere ed espulsi a breve
Esteri - di Redazione Web
Fermata, bloccata, intercettata dalla Marina Militare israeliana la nuova missione umanitaria organizzata da Freedom Flotilla Coalition e Thousand Madleens. Il blocco è avvenuto, nella scorsa notte, intorno alle 4:30 italiane. Il ministero degli Esteri di Israele ha assicurato che tutti i passeggeri sono al sicuro e in buona salute. “Saranno espulsi a breve”, hanno assicurato. Le imbarcazioni intercettate sono nove in tutto, la missione era composta questa volta in gran parte da personale medico che trasportava materiale medico e sanitario e giornalisti. Secondo Sea News non è confermato il coinvolgimento della Johannesburg V, che avrebbe lasciato la zona alcune ore prima dell’intercettazione.
“Freedom Flotilla Coalition (Ffc) eThousand Madleens to Gaza (Tmtg) confermano che le tre imbarcazioni Gaza Sunbirds, Alaa Al-Najajr e Anas Al-Sharif sono state attaccate e intercettate illegalmente dall’esercito israeliano”, si leggeva in un primo comunicato pubblicato sul sito internet di Ffc. “Al momento fonti indicano che l’equipaggio disarmato a bordo, inclusi medici, giornalisti e funzionari eletti, è stato rapito, così come gli aiuti. La loro ubicazione rimane sconosciuta”. Convocata alle 18:00 una mobilitazione di piazza da Fcf.
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La Marina sta conducendo gli attivisti fermati al porto di Ashdod, com’era successo con gli attivisti della Global Sumud Flotilla, che erano stati trasportati successivamente nel carcere di Ketziot. Sono circa 150 gli attivisti a bordo della nuova Flotilla diretta sulla Striscia di Gaza bloccati dalla Marina. “Un altro tentativo vano di violare il blocco navale legale ed entrare in una zona di combattimento si è concluso con un nulla di fatto. Le imbarcazioni e i passeggeri sono stati trasferiti in un porto israeliano”, la nota di un ministero degli Esteri di Israele dopo il blocco. Le telecamere a bordo hanno inquadrato le operazioni di abbordaggio, un soldato si è arrampicato sull’albero della nave e ha distrutto la telecamera che inquadrava la scena.
“L’Ambasciata ed il Consolato d’Italia a Tel Aviv – ha scritto in un post il ministro degli Esteri Antonio Tajani – stanno seguendo fin dall’alba il blocco della nuova Flotilla da parte della marina israeliana. Sono una decina gli italiani fermati. A loro verrà prestata tutta l’assistenza consolare necessaria con la richiesta al governo israeliano di garantire il rispetto dei diritti individuali fino al momento dell’espulsione. Al lavoro anche l’Unità di crisi della Farnesina”.
L’Ambasciata ed il Consolato d’Italia a Tel Aviv stanno seguendo fin dall’alba il blocco della nuova #Flotilla da parte della marina israeliana.Sono una decina gli italiani fermati.A loro verrà prestata tutta l’assistenza consolare necessaria con la richiesta al governo…
— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) October 8, 2025
“Mi chiamo Riccardo Corradini ho 31 anni e sono un medico e cittadino italiano: se state vedendo questo video vuol dire che la nave su cui stavo navigando, la Conscience appartenente alla Freedom Flotilla Coalition, è stata intercettata e sono stato rapito e portato illegalmente in Israele. Chiedo urgentemente a tutte le persone di fare pressioni sul governo e sull’ambasciata italiana in Israele affinché rilascino i miei compagni di viaggio e me il più presto possibile”, ha scritto sui social il medico di Rovereto. Nel 2019 Corradini era stato il primo studente occidentale a frequentare l’Erasmus di 6 mesi alla Islamic University prestando servizio negli ospedali di Gaza City. L’esperienza gli ispirò la tesi di laurea e il pluripremiato docu-film Erasmus in Gaza.
Il comunicato della Thousand Madleens
“La Freedom Flotilla Coalition (FFC) e Thousand Madleens to Gaza (TMTG) confermano che 8 imbarcazioni a vela, battenti bandiere italiana e francese, e una nave a motore battente bandiera di Timor Est sono state attaccate e intercettate in acque internazionali dall’esercito israeliano alle ore 04:34 a 120 miglia nautiche dalla costa di Gaza. I nostri equipaggi, disarmati e composti da medici, giornalisti e funzionari eletti, sono stati stato rapiti. La loro sorte rimane sconosciuta.
Israele non ha alcuna autorità legale per detenere i volontari internazionali a bordo di queste navi. Questo sequestro viola palesemente il diritto internazionale e sfida gli ordini vincolanti della Corte internazionale di giustizia che richiedono un accesso umanitario senza ostacoli a Gaza. I nostri volontari non sono soggetti alla giurisdizione israeliana e non possono essere criminalizzati per aver preso parte ad una missione umanitaria intenta a consegnare aiuti o per aver navigato in acque internazionali. La loro detenzione è arbitraria, illegale e deve cessare immediatamente.
Questi ripetuti attacchi contro civili disarmati dimostrano la deliberata escalation di Israele e il totale fallimento dei governi nell’applicare e far rispettare il diritto internazionale. Israele continua ad agire nella totale impunità. Ha sfidato gli ordini vincolanti della Corte internazionale di giustizia di consentire l’accesso umanitario senza ostacoli a Gaza, ha ignorato il diritto internazionale che protegge la navigazione civile e ha respinto le richieste di milioni di persone in tutto il mondo che chiedono la fine dell’assedio illegale e del genocidio”.
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