Aveva 91 anni
È morta Lea Massari: addio a una protagonista del cinema italiano, attrice per Monicelli, Risi, Antonioni e Bertolucci
La notizia diffusa soltanto dopo i funerali. Si era ritirata dalle scene da oltre trent'anni. A segnare la sua esistenza, la morte del suo promesso sposo quando aveva 21 anni. "Quando è morto è morta una parte di me, probabilmente è sopravvissuta la mia parte peggiore”
Cinema - di Redazione Web

Protagonista per grandi registi come Mario Monicelli, Sergio Leone, Michelangelo Antonioni e Dino Risi, interprete di grandi sceneggiati in bianco e nero della Rai. Lea Massari è morta a 91 anni nella sua casa a Roma lunedì 23 giugno, lo ha fatto sapere ieri il Messaggero dopo la celebrazione dei funerali nella cattedrale di Sutri, in provincia di Viterbo, in forma strettamente privata. Si era ritirata dalle scene e dalla vita pubblica da oltre trent’anni.
Massari aveva 91 anni, era nata a Roma, all’anagrafe Anna Maria Massatani. Cresciuta tra i quartieri di Monteverde Vecchio, Prati e Parioli. Da adolescente seguì il padre in Spagna, Francia e Svizzera. Si iscrisse alla Facoltà di Architettura a Roma e lavorava come indossatrice. Ad avvicinarla al mondo del cinema l’amico di famiglia Piero Gherardi. Aveva esordito nel 1954 nel film Proibito di Mario Monicelli, adattamento del romanzo La madre di Grazia Deledda. A lungo fu considerata un’attrice da cinema d’autore, per registi “intellettuali”. Alcune delle sue interpretazioni più note in L’avventura di Michelangelo Antonioni, Soffio al cuore di Louise Malle, Allonsanfàn di Paolo e Vittorio Taviani. Fu particolarmente apprezzata in Francia. Lavorò anche con Nanni Loy, Giuseppe Bertolucci, Claude Sautet, René Clément e Pierre Granier-Deferre.
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Ha recitato accanto a Jean Paul Belmondo, Yves Montand, Jean Louis Trintignant e Michel Piccoli. Per la sua interpretazione in Soffio al cuore, uscito nel 1971, in cui interpretata una donna che aveva un rapporto incestuoso con il figlio adolescente, venne denunciata per corruzione di minorenne. Fu assolta dall’accusa. Due David di Donatello come migliore attrice per Una vita difficile di Dino Risi e I sogni muoiono all’alba, entrambi apparsi nel 1961, due volte il Nastro d’Argento come migliore attrice non protagonista per La prima notte di quiete (1972) e Cristo si è fermato a Eboli (1978).
Costante anche la sua attività teatrale a partire dall’esordio nel 1960 con Due sull’altalena di William Gibson con la regia di Arnoldo Foà. Memorabili le interpretazioni in Il cerchio di gesso del Caucaso, Sara Barnum e Rugantino. Massari aveva smesso di lavorare nel cinema nel 1990, a 57 anni. Era da tempo condizioni problematiche a causa di una caduta. A segnare tutta la sua esistenza la morte del fidanzato Leo, quando lei aveva 21 anni, in un incidente poco prima delle nozze. “Quando è morto è morta una parte di me, sono sopravvissuta a lui ma probabilmente è sopravvissuta la peggiore”, aveva raccontato in un’intervista a Gigi Marzullo. Scelse il nome di quel compagno come suo nome d’arte. L’attrice è stata sepolta nel cimitero comunale di Sutri, dove la famiglia possiede una cappella.