Ma dove siamo arrivati?
La strana ‘faida’ Abete – Grazioli, Borrelli – Le Iene
Tra accuse reciproche, dirette social, servizi televisivi e metodi discutibili, sembrano i protagonisti di una soap opera arrivata ai limiti del grottesco
Spettacoli - di Andrea Aversa

Il web unito alla categoria dei giornalisti e a quella della politica, è sempre pronto a regalarci degli spettacoli imperdibili. L’ultimo o meglio gli ultimi, stanno avendo per protagonisti degli esponenti molto noti di ognuno di questi mondi. Per chi li segue sono quasi più degli ‘influencer’ e – come un classico blockbuster della Marvel – sono finiti tutti insieme in un’unica ‘avventura’, uno contro l’altro. Una sorta di ‘sfida del secolo’.
La sceneggiatura è alquanto grottesca. Da una parte abbiamo lo scontro tra Pino Grazioli e Luca Abete. Il primo è un giornalista che lavora in Campania, con tantissimi follower sui social. L’altro è uno dei volti più famosi di Striscia La Notizia, storica trasmissione Mediaset. E veniamo all’altra coppia di ‘sfidanti’. In un certo senso, collegata alla prima.
Eh si, perché all’angolo ‘Blu’, abbiamo il deputato Francesco Emilio Borrelli (amico di Grazioli) e all’angolo ‘Rosso’ abbiamo Filippo Roma, in rappresentanza de Le Iene (altro programma Mediaset). Che coincidenze! Il primo è diventato un ‘paladino della legalità’ attraverso le sue denunce-social. Il secondo lavora da anni per la trasmissione che va in onda su Italia1.
I ‘fantastici 4’ tra accuse, dirette, post sui social e servizi televisivi, se le stanno dicendo di santa ragione, senza risparmiarsi. E considerati i metodi discutibili con i quali svolgono la propria professione, ognuno di essi ha trovato terreno fertile per attaccare l’altro. Insomma, che show! Senza entrare nel merito delle singole vicende, è interessante porre l’attenzione sulla deriva che il giornalismo e la politica hanno preso.
Forse un tantino pericolosa, di sicuro poco edificante. Poi, eventuali procedimenti giudiziari e / o eventuali procedimenti interni all’Ordine dei Giornalisti, si pronunceranno più specificamente. Nel frattempo l’arma dello ‘sputtanamento’ e della ‘gogna’ che tanto piace a costoro, gli si è ritorta contro. Come si dice: chi di spada ferisce, di spada perisce.