Il report Ecri

Schiaffo del Consiglio d’Europa all’Italia: “Polizia razzista, il governo risolva”

Furiosa, come sempre quando la visione altrui dell’Italia non coincide con quella tutta sua, interamente fantomatica e piena di record immaginari, la premier Giorgia Meloni difende le forze dell’ordine

Politica - di Redazione Web

29 Maggio 2025 alle 13:45

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Photo Cecilia Fabiano – LaPresse
Photo Cecilia Fabiano – LaPresse

Il Consiglio d’Europa dà una sberla in pieno volto alla destra al governo. “La nostra raccomandazione verso il governo italiano – ha tuonato Bertil Cottier, il presidente della commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza del Consiglio d’Europa (Ecri) – è che conduca al più presto uno studio indipendente sul fenomeno della profilazione razziale nelle sue forze di polizia, per poter valutare la situazione”. “È un fenomeno crescente in molti Paesi europei, agenti di polizia fermano le persone basandosi sulla base del colore della pelle, o sulla loro presunta identità o religione, tutto ciò viola i valori europei”, ha aggiunto in conferenza stampa Tena Simonovic Einwalter, vicepresidente dell’Ecri.

“Nel nostro report annuale 2024 non citiamo Paesi nello specifico, ma basandoci sui report paese già pubblicati in passato, tra cui quello sull’Italia, possiamo certamente dire che il problema della profilazione razziale nell’operato delle forze dell’ordine è un problema che si riscontra frequentemente in Italia e Francia”, ha continuato Tena Simonovic Einwalter parlando durante la presentazione del rapporto annuale 2024 dell’Ecri. Dopo le dure critiche avanzate dall’organizzazione europea che promuove il rispetto dei diritti umani – il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha polemicamente espresso la sua “solidarietà, stima e gratitudine” agli agenti “che tutti i giorni con grandi sacrifici e mettendo a rischio la propria vita, garantiscono la sicurezza e la salvaguardia dei diritti di tutti”.

Furiosa, come sempre quando la visione altrui dell’Italia non coincide con quella tutta sua, interamente fantomatica e piena di record immaginari, la premier Giorgia Meloni difende le forze dell’ordine e commenta: “Le parole pronunciate dalla commissione contro il razzismo e l’intolleranza del consiglio d’Europa, che accusano le forze di polizia italiane di razzismo, sono semplicemente vergognose”. “Tutti conoscono i numerosi episodi in cui agenti delle forze dell’ordine vengono aggrediti – aggiunge -, spesso da immigrati irregolari, mentre svolgono il proprio dovere con coraggio, dedizione e rispetto della legge. Purtroppo non è la prima volta che alcuni organismi del Consiglio d’Europa – finanziato anche con i soldi dei cittadini italiani – si abbandonano a giudizi infondati, frutto di un approccio ideologico e di pregiudizi evidenti”. “L’Italia fu, nel 1949, tra i dieci stati fondatori del Consiglio d’Europa– Spiega ancora Meloni -, nato nel dopoguerra per difendere la democrazia, i diritti umani e lo stato di diritto”, è la chiosa orgogliosa di Meloni. Quando si tratta di diritti umani e stato di diritto il governo non prende ordini da nessuno. A meno che non si chiami Almasri.

29 Maggio 2025

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