Appuntamento a giovedì 5 giugno alle 18
Proiezione del documentario su ‘Bubi’ Dennerlein al Circolo Canottieri Napoli, il campione Giampiero Fossati: “Ha rivoluzionato il nuoto italiano”
"Leggenda di sport e maestro di vita", Costantino 'Bubi' Dennerlein è stato un mito del nuoto e della pallanuoto italiani. La gioventù a Napoli, poi Padova e Roma, la sua vita è stata raccontata in questo documentario scritto e diretto da Francesco Zarzana e prodotto dalla figlia Stefania Dennerlein. Fossati: "Erano gli anni '60 e Dennerlein ha posto le basi, in Italia, del nuoto moderno"
Sport - di Andrea Aversa

Costantino ‘Bubi’ Dennerlein se n’è andato tre anni fa, il 5 giugno del 2022, all’età di 90 anni. Una vita intera vissuta in vasca, dentro e fuori, per la sua grande passione: il nuoto. Nato a Portici, in provincia di Napoli, da padre tedesco e madre romena, ‘Bubi‘ ha speso i suoi anni della giovinezza nel capoluogo campano, per poi trasferirsi a Padova e infine a Roma. Simbolo del Circolo Canottieri Napoli, proprio nella prestigiosa sede del Molosiglio, sarà proiettato giovedì 5 giugno alle 18 il documentario: ‘Bubi Dennerlein – Leggenda di sport e maestro di vita‘, scritto e diretto da Francesco Zarzana e prodotto dalla figlia Stefania Dennerlein, con il patrocinio dell’ANAOAI, Associazione Nazionale Atleti Olimpici Azzurri d’Italia, del Comune di Napoli, del Panathlon Modena e di Progettarte. La voce narrante del documentario è dell’attore Mariano Rigillo, le musiche originali sono del pianista, compositore e direttore d’orchestra Alessandro Panatteri, la fotografia è stata diretta da Antonino Costa.
Chi è stato ‘Bubi’ Dennerlein
Testimonianze e ricordi che in 100 minuti di puro amore, hanno raccontato la vita di uno degli atleti e allenatori più importanti della storia del nuoto italiano. Dennerlein, infatti, da nuotatore e pallanuotista ha vinto 10 titoli, mettendo in bacheca anche 4 primati italiani, oltre i 2 scudetti come pallanuotista vinti sempre con la Canottieri Napoli. Poi è diventato Commissario tecnico della Nazionale Italiana di Nuoto. E in questa veste ha allenato alcuni tra i migliori atleti nostrani, come il fratello Fritz (due bronzi agli Europei) e Novella Calligaris (vincitrice di 3 medaglie olimpiche a Monaco 1972 e dell’oro iridato negli 800, con record del mondo a Belgrado 1973). Uno degli atleti che ha fatto parte della ‘scuderia’ di Dennerlein è stato l’ex nuotatore Giampiero Fossati, nato a Genova il 13 aprile del 1944 e napoletano d’adozione.
Il documentario su Bubi Dennerlein al Circolo Canottieri Napoli
Specialista dello stile ‘farfalla‘ e nei ‘misti‘, anche lui con il Circolo Canottieri ha ottenuto risultati straordinari: dieci volte Campione d’Italia, vincitore di due Medaglie d’Oro e due d’Argento ai Giochi del Mediterraneo di Napoli e Tunisi, rispettivamente nel 1963 e nel 1967, ha partecipato a due Europei (a Lipsia nel 1962 e a Utrecht nel 1966) e a tre Olimpiadi (di Roma, all’età di 16 anni, nel 1960, di Tokio nel 1964, arrivando settimo in staffetta e di Città del Messico, nel 1968). “Bubi ha rivoluzionato il nuoto italiano con tecniche e metodi innovativi importati dall’America e dall’Australia – ha spiegato Fossati a l’Unità – Negli anni ’50 e ’60, c’era un grande pregiudizio nei confronti degli atleti italiani, definiti per il loro fisico poco predisposti per raggiungere obiettivi e risultati importanti. Bubi dimostrò che si trattava di una sciocchezza. Allenandoci per mesi due volte al giorno, facendo anche 8, 9 chilometri per giornata (la media italiana era di 2, 3 chilometri, ndr), con allenamenti forti, veloci e caratterizzati da tante ripetizioni, ottenemmo grandi soddisfazioni, anche in ambito internazionale. Così abbiamo messo le basi per il nuoto moderno.
Il ricordo dell’ex nuotatore e campione di nuoto Giampiero Fossati
Il primo risultato arrivò nel 1962, con il record europeo a Montecarlo nei 200 delfino del fratello Fritz. L’exploit ci fu ai Campionati Italiani di Torino del 1961, dove noi ragazzi di Bubi, vincemmo tutto (gli atleti della Canottieri vinsero 11 medaglie d’oro e 2 argenti in 13 gare, mentre l’anno successivo a Roma, conquistarono 9 ori e 2 argenti in 14 gare, ndr). Bubi mi ha insegnato che nulla è impossibile se si lavora sodo, ogni obiettivo è raggiungibile se ci si allena bene, con impegno e determinazione. Ricordo un aneddoto in particolare sul nostro rapporto e che ha dimostrato la sua generosità e il rispetto che aveva per chi si allenava con lui. Era il 1959 – ha raccontato Fossati – ero un ragazzino e mi allenavo prima e dopo la scuola, tra la piscina della Mostra d’Oltremare e quella della Scandone, all’epoca il Circolo non aveva ancora la piscina. Non avevo molti soldi e mamma mi dava giusto quelli necessari per mangiare. Per raggiungere la piscina e allenarmi dovevo comprare il biglietto del tram che non potevo permettermi. Però sapevo che qualche atleta riusciva a guadagnare qualcosina con il nuoto. Un giorno dissi a Dennerlein: ‘Bubi, io o mangio o prendo il tram per venire ad allenarmi’, e lui mi fece avere 3 mila lire al mese“.