Il riconoscimento per il grande attore

A Robert De Niro la Palma d’Oro Onoraria al Festival di Cannes

Il premio dato da Leonardo Di Caprio. Il Maestro di Hollywood ha parlato della morte ("Non ho paura, tanto arriverà") e non ha risparmiato frecciatine a Donald Trump

Spettacoli - di Redazione Web

14 Maggio 2025 alle 18:58

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La morte? Non ho scelta, quindi tanto vale non averne paura” dice Robert De Niro all’incontro con centinaia di studenti, cinefili, giornalisti oggi al festival di Cannes. La standing ovation quando in sala Debussy entra la Palma d’oro onoraria che ieri non le ha mandate a dire a Trump e a tutti i regimi “fascisti” che combattono l’arte, è infinita: tutti in piedi per tre lunghissimi minuti. A metà sala, a filmare lei stessa il ricordo di questo pomeriggio, c’è Tiffany Chen che lo ha reso padre per la settima volta a 79 anni. Un montaggio dei film che hanno reso De Niro quel mito che è, ricorda alla platea se ce ne fosse bisogno di quali capolavori si tratta da Taxi Driver a C’era una volta in America. Ma è un De Niro intimo e familiare quello che viene fuori dall’incontro introdotto da Thierry Fremaux ma gestito dall’artista, regista, fotografo Jr.

Qualche mugugno in sala e sui social perché il tempo prezioso con De Niro è un tempo da condividere con Jr e il suo progetto in corso per Hbo di The Past Goes Fast, il documentario artistico in cui Bob racconta il padre artista Robert Henry, filmato nello studio newyorkese, lasciandosi andare ai ricordi. Un film di cui sono state mostrate in anteprima alcune immagini perchè è ben lontano dall’essere finito: splendide foto ingrandite del padre pittore morto nel 1993, sparse per New York City. Jr incalza con le domande, così come nel docu, trovandosi di fronte un riservato, quasi ostico, monosillabico interlocutore.

Un mito del cinema non facile da far aprire: “mi continui a fare domande, continuiamo pure fino a che non finisco in una bara” è il commento sarcastico di De Niro. Poi Jr getta la spugna e dà la parola alla platea, non sia mai qualcuno riesca nell’impresa. Una giovane giornalista dalla Georgia, parla di amici imprigionati senza ragione e chiede come fare per cambiare rotta. La sua risposta: “Le persone devono lottare per ciò che è giusto, perché intrinsecamente le persone sanno cosa è giusto, e sappiamo che alcune persone stanno facendo ciò che è sbagliato. Le persone devono avere il diritto di prendere decisioni collettivamente“. Finalmente ci si sposta anche sul cinema.

Qui De Niro osserva: “Una volta sulla 32a c’era un cinema, The Laugh Movie che dava solo commedie. Ci andavo tutti i sabati, a volte con mio padre. Ci piaceva, era un modo di stare insieme senza parlare. Io vorrei sempre che i film fossero proiettati al cinema perchè c’è differenza tra vivere un’esperienza al cinema e viverla da soli. La sala è famiglia“.

Ad uno studente che rivela di essere stato folgorato da C’era una volta in America, un film che lo ha fatto innamorare del cinema, De Niro chiamato a raccontare le sue fonti di ispirazione: “quelle della mia generazione Marlon Brando con Fronte del Porto, James Dean, Montgomery Clift, Laurence Olivier, i western di John Ford. Il primo film che ho visto nella vita è La bella e la bestia di Jean Cocteau“. Chiudere sulla morte sembrava macabro ma ad una domanda finale ancora sulla morte, l’81enne attore conclude: “Non ho paura ma il tempo che mi resta è tutto prezioso: imparare ad abbracciare la vita, andare avanti e accettare tutto, nel bene e nel male“.

14 Maggio 2025

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