Germania, operazione contro il movimento estremista “Cittadini del Reich”: avevano creato un “contro-Stato”

Un “contro-Stato” all’interno della Germania, dopo aver costruito “strutture criminali ed economiche” con l’obiettivo di minare l’ordine democratico del Paese.

Questo l’obiettivo e la missione dei “cittadini del Reich” o Reichsbürger, gruppo di estrema destra colpito questa mattina da una imponente operazione di polizia in Germania, con perquisizioni in diversi Lander del Paese che hanno coinvolto proprietà dell’associazione e case dei membri di spicco del gruppo.

Estremisti che, come dichiarato dal ministro dell’Interno Alexander Dobrindt, “sostengono la loro pretesa di potere con teorie cospirative antisemite. Non possiamo tollerarlo”.

Nell’operazione di polizia sono stati arrestati i quattro leader dell’organizzazione, che conterebbe su circa 23mila iscritti nel Paese e che nel corso degli anni aveva sviluppato una sorta di sistema bancario e assicurativo “alternativo”, persino una propria moneta.

Alla base del gruppo ci sono quattro “dogmi”: i membri della rete non riconoscono la Repubblica Federale e la sua costituzione, non credono nel dissolvimento dell’impero tedesco, considerano la Germania moderna come una corporation privata e il Paese sotto il controllo degli Alleati. In base a questo “credo”, gli appartenenti al Reichsbürger ignorano le strutture democratiche del Paese, dalla costituzione al Parlamento fino ai tribunali, rifiutandosi anche di pagare tasse, multe o contributi previdenziali.

Il Reichsbürger era già finito sotto osservazione dei servizi segreti interni nel 2016, poco dopo che uno dei membri aveva ucciso un poliziotto durante una perquisizione nella propria abitazione. Tre anni fa, nel 2022, era stata compiuta una prima imponente operazione contro il movimento di estrema destra: erano state arrestate 25 persone, tra cui i due presunti leader dell’organizzazione. Uno di essi era stato identificato come Heinrich XIII Prinz Reuß, un 71enne aristocratico che nelle intenzioni del gruppo era destinato a guidare il governo sovversivo da instaurare a Berlino, con l’esecutivo federale da rovesciare anche grazie alle armi accumulate in depositi sparsi in tutta la Germania. Nel piano era previsto l’assalto al Bundestag, il Parlamento tedesco, e il rapimento dell’allora cancelliere Olaf Scholz.

Operazione di polizia che arriva in un momento delicato per il Paese, con l’avanzata nelle urne dell’estrema destra di Alternative für Deutschland ma soprattutto pochi giorni dopo la decisione del BfV, i servizi segreti interni della Germania, di dichiarare il partito “organizzazione estremista”.