Motorsport in lutto
Chi era Eddie Jordan, l’ex patron di Formula 1 morto di cancro a 76 anni: lanciò Michael Schumacher

Volto storico della Formula 1, irlandese coriaceo che ha gestito per oltre un decennio, dal 1991 al 2005, la scuderia che porta il suo nome: Jordan Gran Prix.
È morto giovedì all’età di 76 anni Eddie Jordan, ex pilota ma soprattutto grande manager di Formula 1, capace di lanciare nella sua piccola scuderia grandi campioni, tra questi anche Michael Schumacher.
A comunicare il decesso è stata la famiglia con una nota stringata: “È con profonda tristezza che annunciamo la scomparsa di Eddie. È mancato serenamente, circondato dalla famiglia, a Città del Capo nelle prime ore del 20 marzo. Ha lavorato fino all’ultimo, dopo aver comunicato nel giorno di San Patrizio le sue ambizioni per il London Irish Rugby Football Club, di cui era diventato da poco patron”, si legge nella nota.
Jordan lo scorso anno aveva rivelato di star lottando contro una forma particolarmente aggressiva di cancro alla vescica e alla prostata, che si era poi diffuso alla colonna vertebrale e al bacino.
We are deeply saddened to hear about the sudden loss of Eddie Jordan.
With his inexhaustible energy he always knew how to make people smile, remaining genuine and brilliant at all times.
Eddie has been a protagonist of an era of F1 and he will be deeply missed.
In this moment… pic.twitter.com/ggf1ww9kmq
— Formula 1 (@F1) March 20, 2025
Nelle 15 stagioni passate in Formula 1 come proprietario della Jordan Gran Prix, l’ex pilota e imprenditore irlandese vinse quattro Gran Premi e lottò brevemente per il campionato piloti nel 1999 col tedesco Heinz Harald Frentzen, annata storica in cui si piazzò terzo nella classifica costruttori, prima di subire un declino e di vendere il team nel 2005.
Dotato di grandi capacità di “scouting”, nella sua scuderia Jordan fece esordire in Formula 1 Michael Schumacher, ma alla Jordan Gran Prix passarono anche piloti come Damon Hill, Giancarlo Fisichella, Jarno Trulli, Rubens Barrichello ed Eddie Irvine.
Dopo la cessione della sua scuderia Jordan è comunque rimasto nel mondo dei motori come commentatore tv, prima per la BBC e poi per Channel 4.
La figura di Jordan è stata immediatamente ricordata dal presidente della Formula One Group, l’italiano Stefano Domenicali: “Siamo profondamente addolorati per l’improvvisa perdita di Eddie Jordan. Con la sua inesauribile energia ha sempre saputo far sorridere le persone, rimanendo sempre genuino e brillante. Eddie è stato un protagonista di un’epoca della F1 e ci mancherà molto. In questo momento di dolore, il mio pensiero e quello di tutta la famiglia della Formula 1 è rivolto alla sua famiglia e ai suoi cari”.