Guerra in Ucraina, Zelensky rilancia: “Pronto a dimissioni se Kiev entra nella NATO”

Parla Zelensky: parla dopo le dichiarazioni infuocate e clamorose di Donald Trump, i negoziati in Arabia Saudita sulla guerra in Ucraina da cui Kiev è stata esclusa, mentre si consuma “il più grande attacco con droni” da parte della Russia dall’inizio del conflitto. Lo ha definito così lui stesso, che era stato definito da Trump pochi giorni fa come un “dittatore senza elezioni”.

267 droni, 138 abbattuti, altri 119 scomparsi dai radar, alcuni droni “da richiamo” non armati. Attaccate in tutto 13 diverse Regioni. Sono stati segnalati incendi ed edifici danneggiati. Utilizzati anche missili balistici. Almeno tre i morti causati dall’attacco, le sirene antiaeree hanno suonato per oltre sei ore a Kiev. A far discutere sono pero piuttosto le dichiarazioni di Volodymyr Zelensky. Il Presidente ucraino si è detto pronto, “immediatamente”, alle dimissioni in cambio dell’adesione dell’Ucraina alla NATO.

Al forum “Ucraina: Anno 2024”, ha detto: “Se serve che lasci questa sedia, sono pronto a farlo e posso anche scambiare la mia posizione con l’adesione dell’Ucraina alla Nato”. E che “sarei felice di rinunciare alla presidenza se fosse per la pace dell’Ucraina”. Dalle indiscrezioni delle settimane scorse si era parlato di un ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea ma non nella NATO.

Ha aggiunto di voler incontrare il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump prima che questi incontri il Presidente della Russia Vladimir Putin. Trump pochi giorni fa aveva detto di aver avuto migliori interlocuzioni con la Russia che con l’Ucraina e a proposito di Zelensky che “non credo sia molto importante la sua presenza agli incontri”.