Oggi i funerali
Uccisa dal pitbull di famiglia: i primi risultati sulla morte della piccola Giulia di Acerra
I primi esiti dell'autopsia eseguiti sulla salma della piccola. Continuano le indagini degli inquirenti, diversi gli aspetti della vicenda da chiarire. Attesa per gli esami delle feci dei cani. Il papà della bimba indagato per omicidio colposo
Cronaca - di Andrea Aversa
In attesa degli esiti degli esami sulle feci dei cani, sui quali l’Asl Napoli Nord ha espresso il massimo riserbo (ci vorrà ancora qualche giorno), sono usciti i primi risultati dell’autopsia eseguita l’altro ieri sulla salma della piccola Giulia Loffredo, la bimba di nove mesi morsa e uccisa dal pitbull di famiglia ad Acerra (località dell’area Nord in provincia di Napoli). Ad aver riportato la notizia è stato Il Corriere del Mezzogiorno. La bambina sarebbe stata morsa più volte dal cane e sarebbe morta a causa della rottura del collo.
Uccisa dal pitbull di famiglia: i primi risultati sulla morte della piccola Giulia di Acerra
Intanto, gli inquirenti stanno continuando a indagare. Diversi gli aspetti da chiarire di questa drammatica vicenda. Innanzitutto, la verifica della versione del papà della piccola. Vincenzo Loffredo, 25 anni e al momento indagato per omicidio colposo, avrebbe prima detto che la figlia era stata morsa da un randagio, per poi cambiare versione e dichiarare tutt’altro.
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Le indagini
Pare che quando è avvenuta la tragedia, l’uomo – in casa con i due cani di famiglia, il pitbull e un meticcio – si fosse addormentato vicino a Giulia per poi svegliarsi di soprassalto e trovarla in una pozza di sangue. Dopo la corsa al pronto soccorso della Clinica Villa dei Fiori e il triste epilogo. Il 25enne è risultato positivo alla cannabis. Gli investigatori incaricati dalla Procura di Nola stanno cercando di capire se Loffredo fosse nell’appartamento quando si sono svolti i fatti.
I funerali in forma privata
Oggi, in forma privata, ci sono stati i funerali di Giulia, tenuti presso il Duomo di Acerra. All’uscita del feretro, nell’antistante piazza, sono stati fatti volare decine di palloncini riuniti a forma della coroncina del santo rosario. Il carro funebre è stato fatto uscire dal retro della chiesa, seguito dall’auto con a bordo i genitori, circondata dagli amici che hanno voluto evitare le riprese e le foto facendo scudo ai finestrini. “Avete affidato Giulia alla Madonna. Ripartite dal vostro amore che vi aveva donato questa meravigliosa bambina che ora si trova sotto il manto della Vergine“. Queste sono state le parole di don Gustavo Arbellino, vice parroco della Cattedrale di Acerra (Napoli).
