A Bagheria
Aggredito da due cani Corso: sbranato Salvatore Maggiore, il dibattito sul patentino per razze pericolose
L'aggressione in contrada Malfitano a un giorno dalla morte di una neonata di nove mesi nel napoletano, forse sbranata da un pitbull
Cronaca - di Redazione Web

Sarebbe stato aggredito da due cani Corso, un maschio e una femmina, Salvatore Maggiore, l’uomo morto in tarda mattina a Bagheria, in provincia di Palermo. I cani erano un maschio e una femmina. Sul posto sono immediatamente intervenuti gli agenti della polizia di Stato, i carabinieri e, a supporto, una pattuglia della polizia municipale. Ogni tentativo di soccorso del personale dell’ambulanza del 118 è risultato inutile. La tragedia arriva il giorno dopo una tragedia simile, consumatasi nel napoletano, con vittima una neonata: due casi che riaprono il dibattito, mai chiuso, sulla possibilità di introdurre un patentino per razze speciali o considerate più pericolose.
La tragedia si è consumata in contrada Malfitano, a Bagheria. Maggiore aveva 84 anni. “Sarebbe un vicino del proprietario dei cani”, si legge nella nota diffusa dal Comune ma soltanto altri accertamenti potranno confermare o smentire la versione. Gli animali che lo hanno aggredito erano due, un maschio e una femmina. Il cane Corso è un cane da guardia, molossoide, dall’elevata mole e prestanza fisica. Allertato il magistrato, in corso le indagini per chiarire la dinamica dell’accaduto e accertare eventuali responsabilità. L’amministrazione comunale ha espresso il suo “cordoglio per la tragica scomparsa dell’uomo e si stringe al dolore dei familiari”.
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La tragedia arriva a un giorno dalla morte di una bambina di nove mesi, aggredita in casa presumibilmente da un pitbull. Ad Acerra, in provincia di Napoli. Il padre ha raccontato di essersi svegliato e di aver trovato la piccola trascinata dal cane. La Procura di Nola ha aperto un’inchiesta per chiarire e ricostruire la dinamica dei fatti. L’appartamento è stato sequestrato. Questi casi – anche lo scorso gennaio se ne erano verificati almeno due – hanno riaperto il dibattito mai chiuso sulla possibilità di introdurre un patentino per le razze considerate speciali o più pericolose.
Già l’anno scorso alcuni tragici episodi di cronaca analoghi avevano rimesso al centro dell’attenzione l’opportunità. Il Comune di Milano nel 2020 aveva introdotto l’obbligo di conseguire un patentino per chiunque sia in possesso di un cane “speciale”, ovvero in grado di rappresentare un rischio maggiore per altri animali ed esseri umani. L’ordinanza del 23 marzo 2009 del Sottosegretario alla Salute Francesca Martini aveva cancellato la lista delle razze pericolose introdotta dall’ordinanza sulla “Tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione di cani” firmata da Livia Turco tre anni prima, nel 2006, ed entrata in vigore nel 2007. La misura sottolineava come le aggressioni non possano essere attribuite a specifiche razze. Proprio l’ordinanza Turco aveva introdotto l’ipotesi di abbattimento dopo la valutazione di una commissione di medici e un percorso rieducativo. Un’altra opzione è il trasferimento in una struttura adeguata.