Intesa in Parlamento

Chi sono i 4 nuovi giudici della Corte Costituzionale: le nomine dopo lo stallo e le 19 “fumate nere” in Parlamento

Giustizia - di Redazione

13 Febbraio 2025 alle 16:23

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Chi sono i 4 nuovi giudici della Corte Costituzionale: le nomine dopo lo stallo e le 19 “fumate nere” in Parlamento

Ci sono volute 19 “fumate nere”, voti in Parlamento conclusi con un nulla di fatto nonostante i numerosi appelli del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per arrivare all’elezione dei quattro giudici mancanti della Corte Costituzionale.

L’intesa tra maggioranza e opposizioni è arrivata oggi al termine di uno scontro che sembrava infinito e che invece ha partorito quattro nomi per la Consulta: si tratta di Francesco Saverio Marini, Massimo Luciani, Maria Alessandra Sandulli e Roberto Cassinelli.

Lo stallo in Parlamento sulla Consulta

Al voto decisivo si è arrivati dopo no stallo durato oltre un anno: per eleggerli è infatti necessario una convergenza in Parlamento per ottenere la maggioranza dei tre quinti dell’assemblea, pari a 363 voti (su 605 parlamentari: 400 deputati, 200 senatori e 5 senatori a vita).

A questa situazione anomala in cui la Consulta era rimasta con soli 11 giudici effettivi, il numero minimo consentito per legge perché possa deliberare, che aveva spinto più volte il Quirinale ad intervenire pubblicamente per chiedere una risoluzione rapida, si è arrivati in modo progressivo. Nel novembre 2023 era scaduto il mandato di Silvana Sciarra, quindi a dicembre erano decaduti anche Augusto Barbera, Giulio Prosperetti e Franco Modugno, creando così un vuoto senza precedenti alla Consulta. Oggi il Parlamento in seduta comune ha finalmente posto fine al lungo periodo anomalo nella Corte.

Chi sono i 4 nuovi giudici della Corte

Ad essere eletti sono stati Francesco Saverio Marini, attualmente consigliere giuridico della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e professore di Diritto pubblico all’Università di Roma Tor Vergata; Maria Alessandra Sandulli, giurista e docente ordinaria a Roma Tre, la nomina più “tecnica” ma gradita sia al centrodestra che al centrosinistra; Massimo Luciani, giurista e professore emerito di Diritto pubblico dell’Università La Sapienza di Roma, sostenuto in particolare dal Partito Democratico ma che ha visto la convergenza delle altre opposizioni in Parlamento; Roberto Cassinelli, avvocato civilista ed ex parlamentare di Forza Italia.

di: Redazione - 13 Febbraio 2025

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