Il compleanno della star

Anthony Hopkins e i suoi 49 anni senza alcol: “Guidavo ubriaco fradicio, ero nei guai e ho chiesto aiuto”

L'attore vincitore di due Premi Oscar compie 87 anni e lancia il suo appello: "Bere un drink è meraviglioso ma se hai un problema c'è chi può aiutarti, mi sono divertito più in questi 49 anni di quanto non avessi mai fatto"

Cultura - di Redazione Web

30 Dicembre 2024 alle 17:14

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FILE – Anthony Hopkins arrives at the Oscars in Los Angeles on March 27, 2022. Hopkins’ latest role is in James Gray’s “Armageddon Time.” (AP Photo/Jae C. Hong, File)
FILE – Anthony Hopkins arrives at the Oscars in Los Angeles on March 27, 2022. Hopkins’ latest role is in James Gray’s “Armageddon Time.” (AP Photo/Jae C. Hong, File)

Ormai è diventato quasi un appuntamento fisso: ogni fine dell’anno, in occasione del suo compleanno, Anthony Hopkins lancia il suo messaggio contro la dipendenza dall’alcol. “Un giorno alla volta, 49 anni, la vita va avanti”, ha scritto in un post condiviso sui suoi canali social. “Quarantanove anni fa, oggi, mi sono fermato. Mi stavo divertendo tanto ma poi ho capito che ero in grossi, grossi guai perché non riuscivo a ricordare nulla e stavo guidando un’auto ubriaco fradicio. Poi, in quel giorno fatale, ho capito che avevo bisogno di aiuto. Così ho telefonato a un gruppo di persone come me, alcolizzate. E questo è stato tutto. Sobrio. Mi sono divertito più in questi 49 anni di quanto non avessi mai fatto prima”, dice nel video di accompagnamento al post.

Hopkins è uno degli attori più noti di Hollywood. Domani compirà 87 anni, ha realizzato oltre 150 film, quattro candidature ai due Premi Oscar, due volte vinto per le interpretazioni nei film Il silenzio degli innocenti di Jonathan Demme e The Father – Nulla è come sembra di Florian Zeller. E continua a lavorare: per il 2025 ha già cinque progetti in campo, tra cui un film sulla nascita della casa automobilistica Maserati. Anni fa però aveva annegato nell’alcol il senso di colpa che era scaturito dalla sua fama.

Al Sunday Times, in una lunga intervista di qualche anno fa, aveva raccontato la sua dipendenza dall’alcol. “Avevo questi singolari conflitti, non ero a mio agio nella mia pelle, mi sentivo profondamente in colpa e indegno della fortuna che avevo avuto come attore e mi vergognavo. È letale stare con gli ubriachi, ma l’irrequietezza e la rabbia hanno agito come una forza trainante nella mia vita, anche se non vorrei rivivere mai più quegli anni per via di tutte le persone che ho ferito”. La decisione di smettere è arrivata nel 1975.

“Stavo bevendo fino a morire ma quando ho chiesto aiuto e ho capito che non ero da solo e che c’erano migliaia di persone nella mia condizione, tutte le mie paure hanno cominciato a dissolversi. Ho chiuso con l’alcol per sempre e non ho più avuto voglia di bere di nuovo”.
Ha raccontato che da quando ha abbandonato l’alcol la sua vita è soltanto migliorata. Quello di Hopkins è sempre un appello che però non scade nel proibizionismo: “Se hai un problema (divertirsi è meraviglioso, bere un drink è perfetto), ma se hai un problema con l’alcol, c’è chi può aiutarti”.

 

 

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30 Dicembre 2024

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