Un caso internazionale

Chi è Abedini, l’ingegnere iraniano detenuto a Milano: la ritorsione per l’arresto di Cecilia Sala, i droni militari, l’attentato in Giordania

Si chiama Mohammad Abedini Najafabani, ha 38 anni, accusato dagli USA di supportare i Pasdaran di Teheran. Washington vuole l'estradizione. Le trattative in corso

Esteri - di Redazione Web

29 Dicembre 2024 alle 11:31

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“Shahed-136 B” drones are displayed by Iranian Revolutionary Guard during an annual armed forces parade marking anniversary of the beginning of war against Iran by former Iraqi Dictator Saddam Hussein 44 years ago, in front of the shrine of the late revolutionary founder Ayatollah Khomeini, just outside Tehran, Iran, Saturday, Sept. 21, 2024. (AP Photo/Vahid Salemi)
“Shahed-136 B” drones are displayed by Iranian Revolutionary Guard during an annual armed forces parade marking anniversary of the beginning of war against Iran by former Iraqi Dictator Saddam Hussein 44 years ago, in front of the shrine of the late revolutionary founder Ayatollah Khomeini, just outside Tehran, Iran, Saturday, Sept. 21, 2024. (AP Photo/Vahid Salemi)

Strettissimo riserbo per giorni, per favorire le trattative diplomatiche. E da quando la notizia è stata diffusa dal ministero degli Esteri una pista che si è fatta sempre più marcata: quella secondo cui l’arresto a Teheran, in Iran, della giornalista italiana Cecilia Sala sia legato al fermo a Milano dell’ingegnere Mohammad Abedininajafabani, detto Abedini, detenuto al carcere di Opera a Milano, da dove tramite il suo avvocato respinge ogni accusa.

Servizi segreti, consolati e ambasciate sono in contatto da giorni per sciogliere il nodo delle trattative. Sala ha 29 anni, giornalista, collabora con Il Foglio e Chora Media, ha scritto libri e realizzato podcast. È stata fermata il 19 dicembre, il giorno prima della sua ripartenza verso l’Italia. Era arrivata con un visto giornalistico di otto giorni.

Giornalista esperta, spesso su fronti di guerra, è detenuta nel carcere di Evin, presso il quale sono incarcerati numerosi dissidenti della Repubblica Islamica. Si trova in una cella d’isolamento, ha parlato un paio di volte a telefono con i genitori e con il compagno, l’inviato di guerra Daniele Raineri, e ha ricevuto una visita dell’ambasciatrice italiana a Teheran.

Chi è Abedini

Lo chiamano Abedini, ha 38 anni e ha anche passaporto svizzero. È stato fermato tre giorni prima del fermo della giornalista italiana su mandato degli Stati Uniti d’America, lunedì 16 dicembre. Per gli USA è collegato al traffico di droni militari: lo scorso gennaio in Giordania tre soldati americani sono stati uccisi in un attentato con droni. Dal carcere di Rossano è stato trasferito a quello milanese di Opera, detenuto in stretta sorveglianza.

Abedini è stato fermato dopo l’atterraggio del volo in arrivo da Istanbul in un’operazione congiunta di Fbi con Polizia di prevenzione e Digos di Milano. La Polizia ha eseguito la perquisizione personale e quella dei bagagli del sospettato, ha sequestrato componentistica elettronica, documenti bancari e commerciali e device come telefonini e pc. Sarebbe accusato di cospirazione per aver esportato componenti elettronici dagli Stati Uniti all’Iran in violazione delle leggi statunitensi – Emergency Econommic Power Act – sul controllo delle esportazioni e sulle sanzioni internazionali che pesano sull’Iran.

Washington reclama l’estradizione dell’ingegnere: tre giorni prima il tribunale federale del Massachusetts aveva emesso un ordine di arresto internazionale nei suoi confronti con le accuse di associazione per delinquere, violazione delle leggi sull’esportazione e supporto ai Pasdaran, le Guardie della Rivoluzione iraniane, che per gli USA sono un’organizzazione terroristica. “Dall’analisi dei documenti in mio possesso pur essendo formalmente gravi le accuse mosse – ha dichiarato il suo avvocato – in realtà la posizione del mio assistito risulta molto meno grave di quanto può sembrare. Lui respinge le accuse e non riesce a capire i motivi dell’arresto”.

Il fermo è stato convalidato dalla Corte d’Appello mlanese. In Massachussets intanto è stato fermato Mahdi Mohammad Sadeghi, 42 anni, cittadino iraniano-statunitense, considerato presunto complice dell’ingegnere. Se la richiesta di estradizione dovesse essere rigettata dalla Corte d’Appello, Abedini tornerebbe libero. La decisione finale, in caso di accoglimento della richiesta, spetterebbe al ministero della Giustizia.

Le altre ipotesi sull’arresto di Cecilia Sala

Alcuni osservatori, subito dopo la diffusione della notizia dell’arresto, avevano fatto riferimento a dei video in cui Sala appariva in strada a Teheran. Avevano fatto riferimento all’hijab, il copricapo obbligatorio per le donne in Iran, a partire dal quale era anche scattata la più grande ondata di proteste nella storia della Repubblica Islamica dopo la morte della 22enne Mahsa Amini, nel settembre 2022, fermata per non aver indossato il velo correttamente.

Per il suo podcast “Stories”, Cecilia Sala aveva realizzato diverse interviste nei suoi giorni in Iran, dov’era arrivata per indagare sulle ripercussioni della caduta del regime di Bashar Al Assad in Siria, alleato di Teheran. E aveva realizzato alcune interviste in cui si parlava del patriarcato e della libertà delle donne in Iran. La pista più accreditata e rilanciata dai media rimanda però alla cosiddetta “diplomazia degli ostaggi“, strategia ritorsiva utilizzata già in passato dalla teocrazia.

29 Dicembre 2024

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