Il personaggio
Truong My Lan, chi è la magnate condannata a morte in Vietnam per una truffa miliardaria
L'imprenditrice sarebbe responsabile del più grande raggiro finanziario della storia
Esteri - di Andrea Aversa
I giudici del Tribunale d’Appello di Ho Chi Minh City in Vietnam hanno deciso: Truong My Lan sarà condannata a morte se non troverà e restituirà nove dei 12 miliardi sottratti illegalmente. Se invece, l’imprenditrice riuscirà a restituire tale somma, la pena sarà tramutata in ergastolo. La sentenza è stata ascoltata dall’imputata insieme al marito, anche lui imprenditore, il miliardario di Hong Kong Eric Chu Nap Kee. Quest’ultimo è stato condannato a sette anni di reclusione per aver violato le regole bancarie. Per i magistrati che l’accusano, Truong avrebbe creato per dieci anni domande fittizie di finanziamento con lo scopo di ritirare denaro dalla Scb, banca di cui deteneva una quota del 90 per cento tramite una rete di società fittizie.
Chi è Truong My Lan
Su di un totale di 44 miliardi, gli inquirenti gliene hanno contestati 12. Sarebbero state 42mila le vittime della frode, si tratta per lo più di obbligazionisti della banca che al momento sono impossibilitati nel prelevare soldi dall’istituto di credito. Il caso ha sconvolto l’opinione pubblica vietnamita, trattandosi della frode bancaria e finanziaria più grande della storia. Nella sentenza i giudici hanno affermato: “Le azioni dell’imputata hanno eroso la fiducia dei cittadini nella leadership del partito e nello Stato“. Truong My Lan in una lettera rivolta al Tribunale ha chiesto ai giudici di essere più indulgenti. Ha proposto loro la liquidazione della Scb.
La magnate condannata a morte in Vietnam per una truffa miliardaria
Nel frattempo, essendo proprietaria di un patrimonio immobiliare che comprende grattacieli, centri commerciali, porti, complessi residenziali a Ho Chi Minh, ha dato mandato ai propri avvocati di donare allo Stato più di 600 proprietà di famiglia, attualmente confiscate dal Tribunale. Ma la mossa non ha né convinto, né intenerito i giudici. Per questi ultimi, tutto ciò non è stato abbastanza, in quanto si è trattato di una truffa, “enorme e senza precedenti“. L’unico modo che Truong My Lan ha di sfuggire alla morte (tramite iniezione letale) è quello previsto dalla legge: restituire tre quarti del ‘bottino’.