Guerra in Medio Oriente
Gaza, il Qatar interrompe il suo ruolo da intermediario tra Israele e Hamas per tregua e ostaggi
Ancora attacchi in Libano, almeno 23 i morti alla periferia di Beirut. Eliminato un altro comandante di Hezbollah. Il ministro Sa'ar: "Hamas ed Hezbollah sono sconfitte"
News - di Redazione Web
Addio al Qatar, o almeno arrivederci: l’emirato esce dallo schema che da un anno provava a trovare un accordo tra Israele e Hamas. Rilascio degli ostaggi e cessate il fuoco. Colloqui e trattative, soltanto a novembre del 2023 un buon risultato. E per il resto massacri e macerie. Doha si fa da parte, ha fatto sapere oggi di aver interrotto le proprie attività da intermediario nei negoziati per lo stallo nelle trattative e una certa riluttanza tra le parti a trovare un accordo.
Il Qatar aveva interpretato il ruolo di mediatore per via dei suoi buoni rapporti con gli Stati Uniti e per ospitare alcuni uffici politici di Hamas. Secondo alcuni media americani proprio Washington aveva chiesto settimane fa di far chiudere l’ufficio di Hamas in Qatar. Un portavoce di Hamas ha fatto sapere che il gruppo non ha ricevuto solleciti in questo senso. Secondo Channel 12 intanto Israele starebbe prendendo seriamente in considerazione la possibilità di un accordo di cessate il fuoco limitato nel tempo con Hezbollah. La decisione è legata a un contesto di profonda preoccupazione per la possibile decisione del Consiglio di sicurezza Onu che potrebbe limitare le operazioni dell’Idf.
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“Negli ultimi giorni ho parlato tre volte con il presidente eletto Donald Trump – ha detto il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu in un video – Sono state conversazioni belle e molto importanti. Colloqui volti a rafforzare ulteriormente la forte alleanza tra Israele e Stati Uniti. Vediamo faccia a faccia la minaccia iraniana in tutte le sue componenti e il pericolo che essa comporta. Vediamo anche le grandi opportunità davanti a Israele, nel campo della pace e della sua espansione”.
Secondo il ministero della Sanità di Hamas sono intanto 43.603 i morti a Gaza dall’inizio delle operazioni di Israele, 102.929 i feriti. Almeno 51 le vittime e 164 i feriti nelle ultime 24 ore secondo il ministero. La Mezzaluna Rossa Egiziana nel Sinai Meridionale ha fatto sapere che le autorità israeliane hanno autorizzato l’ingresso nella Striscia di 200 camion di aiuti umanitari dal valico di Kerem Shalom, chiuso venerdì scorso
Israele sta continuando intanto a condurre i suoi attacchi in Libano, alla periferia di Beirut e nella valle della Bekaa. Almeno 23 i morti, tra cui sette bambini, nell’attacco in una località a nord di Beirut. Secondo la tv saudita Arabiya in un raid di qualche giorno fa sarebbe stato ucciso Salim Ayash, alto comandante militare di Hezbollah condannato per l’omicidio del primo ministro libanese Rafik al Hariri nel 2005.
“Hamas è stata sconfitta dal punto di vista organizzativo anche se a Gaza continuano ad esserci più terrorismo e guerriglia. Abbiamo sconfitto Hezbollah e l’eliminazione di Nasrallah è stato il momento clou”, ha dichiarato il nuovo ministro degli Esteri Gideon Sa’ar, subentrano a Israel Katz, a sua volta passato al ministero della Difesa dopo il licenziamento di Yoav Gallant. Il ministro degli Affari strategici israeliano Ron Dermer è volato negli Stati Uniti sabato sera per incontrare alti funzionari della Casa Bianca dopo la visita in Russia la scorsa settimana. Viaggi per provare a raggiungere un accordo per il cessate il fuoco in Libano.