I risultati

Aborto negli USA: i referendum nell’America di Trump, il voto di 10 Stati dopo il rovesciamento della Roe v. Wade

Si votava per garantire o estendere il diritto, proposta bocciata in tre Stati di tradizione Repubblicana. Si votava per 147 quesiti in diversi Stati oltre che per le presidenziali che hanno premiato Trump

Esteri - di Redazione Web

6 Novembre 2024 alle 15:56

Condividi l'articolo

Demonstrators hold signs as they rally outside the Supreme Court building during the Women’s March in Washington, Saturday, June 24, 2023. Abortion rights and anti-abortion activists held rallies Saturday in Washington and across the country to call attention to the Dobbs v. Jackson Women’s Health Organization ruling on June 24, 2022, which upended the 1973 Roe v. Wade decision. (AP Photo/Stephanie Scarbrough) Associated Press/LaPresse Only Italy and Spain
Demonstrators hold signs as they rally outside the Supreme Court building during the Women’s March in Washington, Saturday, June 24, 2023. Abortion rights and anti-abortion activists held rallies Saturday in Washington and across the country to call attention to the Dobbs v. Jackson Women’s Health Organization ruling on June 24, 2022, which upended the 1973 Roe v. Wade decision. (AP Photo/Stephanie Scarbrough) Associated Press/LaPresse Only Italy and Spain

Oltre che per le elezioni Presidenziali, vinte da Donald Trump, negli USA si votava in dieci Stati per inserire il diritto di aborto nelle Costituzioni Statali. Per garantire o ampliare il diritto. In realtà erano 147 i quesiti referendari cui gli elettori in diversi Stati erano a rispondere e a proposito di vari temi come anche legalizzazione della marijuana, sistema elettorale, salario minimo, immigrazione e giustizia penale. Quello dell’aborto è un tema molto sentito negli Stati Uniti, divisivo, soprattutto alla luce del rovesciamento della sentenza Roe vs Wade – che ha passato a ogni Stato la responsabilità sulla norma, cancellando il diritto a livello federale – da parte della Corte Suprema di due anni fa.

Gli elettori favorevoli all’aborto hanno vinto in sette Stati: Arizona, Colorado, Maryland, Missouri, Montana, Nevada e New York. Il referendum non ha avuto successo in tre Stati di tradizione Repubblicana: in Florida, dov’è illegale abortire dopo la sesta settimana salvo rare eccezioni e dove non è stato superato il quorum; in South Dakota dove gli elettori hanno scelto di non ampliare il diritto; in Nebraska, dove si tenevano due referendum sul tema: uno per mantenere la norma allo stato attuale che permette l’interruzione fino alla 12esima settimana e in casi di emergenze mediche, stupri e incesti – che ha vinto – e un altro per inserire il diritto fino alla 24esima settimana in Costituzione.

I risultati degli altri sette Stati rappresentano diversi esiti, a vario livello, a seconda delle politiche pre-esistenti sull’interruzione di gravidanza in ogni Stato e anche in base a diversi quorum. Per esempio in Missouri l’aborto era vietato tranne in pochissimi casi eccezionali. Il termine per l’aborto sarà intanto spostato dalla 15esima alla 23esima o 24esima settimana in Arizona. In Nevada, Colorado, Maryland, Montana e New York l’aborto era già legale, il referendum serviva a prevenire decisioni contrarie in futuro.

I cosiddetti gruppi “anti-scelta” negli ultimi mesi avevano provato in tutti i modi a bloccare e boicottare i referendum. Donald Trump, appena rieletto, si è definito il “Presidente più pro-vita” della storia, non ha tuttavia ancora chiarito nettamente la sua posizione. Si è vantato che la sentenza Roe vs Wade sia arrivata durante il suo primo mandato. Ha però anche rinnegato di aver parlato con il vicepresidente JD Vance di un veto a livello federale. La First Lady Melania intanto, nella sua autobiografia appena pubblicata, si era detto a favore del diritto di scelta delle donne.

6 Novembre 2024

Condividi l'articolo