I risultati
Aborto negli USA: i referendum nell’America di Trump, il voto di 10 Stati dopo il rovesciamento della Roe v. Wade
Si votava per garantire o estendere il diritto, proposta bocciata in tre Stati di tradizione Repubblicana. Si votava per 147 quesiti in diversi Stati oltre che per le presidenziali che hanno premiato Trump
Esteri - di Redazione Web
Oltre che per le elezioni Presidenziali, vinte da Donald Trump, negli USA si votava in dieci Stati per inserire il diritto di aborto nelle Costituzioni Statali. Per garantire o ampliare il diritto. In realtà erano 147 i quesiti referendari cui gli elettori in diversi Stati erano a rispondere e a proposito di vari temi come anche legalizzazione della marijuana, sistema elettorale, salario minimo, immigrazione e giustizia penale. Quello dell’aborto è un tema molto sentito negli Stati Uniti, divisivo, soprattutto alla luce del rovesciamento della sentenza Roe vs Wade – che ha passato a ogni Stato la responsabilità sulla norma, cancellando il diritto a livello federale – da parte della Corte Suprema di due anni fa.
Gli elettori favorevoli all’aborto hanno vinto in sette Stati: Arizona, Colorado, Maryland, Missouri, Montana, Nevada e New York. Il referendum non ha avuto successo in tre Stati di tradizione Repubblicana: in Florida, dov’è illegale abortire dopo la sesta settimana salvo rare eccezioni e dove non è stato superato il quorum; in South Dakota dove gli elettori hanno scelto di non ampliare il diritto; in Nebraska, dove si tenevano due referendum sul tema: uno per mantenere la norma allo stato attuale che permette l’interruzione fino alla 12esima settimana e in casi di emergenze mediche, stupri e incesti – che ha vinto – e un altro per inserire il diritto fino alla 24esima settimana in Costituzione.
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I risultati degli altri sette Stati rappresentano diversi esiti, a vario livello, a seconda delle politiche pre-esistenti sull’interruzione di gravidanza in ogni Stato e anche in base a diversi quorum. Per esempio in Missouri l’aborto era vietato tranne in pochissimi casi eccezionali. Il termine per l’aborto sarà intanto spostato dalla 15esima alla 23esima o 24esima settimana in Arizona. In Nevada, Colorado, Maryland, Montana e New York l’aborto era già legale, il referendum serviva a prevenire decisioni contrarie in futuro.
I cosiddetti gruppi “anti-scelta” negli ultimi mesi avevano provato in tutti i modi a bloccare e boicottare i referendum. Donald Trump, appena rieletto, si è definito il “Presidente più pro-vita” della storia, non ha tuttavia ancora chiarito nettamente la sua posizione. Si è vantato che la sentenza Roe vs Wade sia arrivata durante il suo primo mandato. Ha però anche rinnegato di aver parlato con il vicepresidente JD Vance di un veto a livello federale. La First Lady Melania intanto, nella sua autobiografia appena pubblicata, si era detto a favore del diritto di scelta delle donne.