Lecce
Stuprata e rapinata, 12enne abusata da branco di minori: “Attirata dal ragazzo di cui si era invaghita”
La vittima sarebbe stata attirata con l'inganno in un luogo buio e appartato, ha raccontato che le sarebbe stato anche rubato il portafogli. Il 16enne sarebbe rimasto a guardare gli amici.
Cronaca - di Redazione Web
Attirata con l’inganno, forse raggirata per una cotta per un conoscente, che le avrebbe dato appuntamento in un luogo appartato dove si trovavano altri due amici. Sono tutti minorenni i protagonisti della vicenda che si è consumata in Salento, provincia di Lecce, dove una 12enne ha denunciato tre adolescenti di uno stupro di gruppo. Ai carabinieri la ragazzina ha raccontato di essere stata anche derubata.
L’ANSA riporta una prima ricostruzione della vicenda secondo cui un 16enne avrebbe invitato la ragazza. Si tratterebbe di un ragazzo espulso da alcuni istituti scolastici della zona per comportamenti violenti. Quando la 12enne è arrivata sul posto sarebbe stata abusata da altri due amici dell’adolescente che alla fine della violenza le avrebbero sottratto il portafogli. Il 16enne non avrebbe partecipato allo stupro ma sarebbe rimasto soltanto a guardare. La vittima ha raccontato di essersi opposta e di esser riuscita a fuggire.
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È successo tutto venerdì 18 ottobre, nella zona di provincia tra Ruffano e Taurisano. Secondo quanto appreso la ragazzina sarebbe stata attirata con l’inganno: sarebbe stata invaghita dell’adolescente che le aveva dato appuntamento in un luogo appartato e buio. La 12enne ha denunciato ed è stata visitata all’ospedale di Tricase a Lecce. Sarà ascoltata nelle prossime ore dai militari.
Le indagini sono condotte dai carabinieri e coordinate dal capo della procura per i minorenni, Simona Filoni. Sequestrati i cellulari dei tre ragazzini accusati di violenza sessuale aggravata e rapina impropria. Sui dispostivi saranno effettuati degli accertamenti anche per capire se ci sia stata premeditazione nella violenza. Altri casi – in particolare due denunciati a Palermo e a Caivano nell’estate del 2023 – avevano attirato l’attenzione mediatica a livello nazionale: in entrambi gli accusati e le vittime erano giovanissimi e avevano filmato le violenze, in uno in particolare uno dei ragazzi aveva paragonato l’accaduto alle scene dei filmati porno.
Anche in questo caso si tratta di ragazzi molto giovani, appena adolescenti, di età compresa tra i 15 e i 16 anni. Ai sensi dell’articolo 609 bis del codice penale, la pena prevista è la reclusione da 6 a 12 anni e viene aumentata se la vittima è minore e se la violenza è commessa da più persone.