La guerra a Ong e migranti
La Geo Barents torna in mare, Medici senza frontiere vince la battaglia con Piantedosi: sospeso il fermo della nave
Il governo italiano è riuscito a fermare la Geo Barents, la nave della Ong Medici senza frontiere, per “sole” due settimane, ma ancora una volta si è trattato di un blocco solamente provvisorio.
Il tribunale civile di Salerno, lì dove l’imbarcazione era stata sottoposta a fermo amministrativo lo scorso 27 agosto dopo aver salvato 191 migranti nel Mediterraneo, ha disposto infatti la sospensione del provvedimento, che prevedeva un fermo di 60 giorni e una multa da 330 euro.
A renderlo noto è stata la stessa Ong, che esulta via social: “La Geo Barents può tornare in mare a soccorrere persone in pericolo”, è il messaggio.
🟢 Aggiornamento
Il provvedimento di detenzione della nostra nave di soccorso #GeoBarents è stato sospeso dal tribunale di #Salerno.
La Geo Barents può tornare in mare a soccorrere persone in pericolo! https://t.co/QSI1z6PvWN— MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) September 11, 2024
La Geo Barents era stato fermata nel porto di Salerno lo scorso 27 agosto dopo aver soccorso 191 migranti: le autorità italiane, grazie al decreto Piantedosi, accusavano l’Ong e il suo equipaggio di non aver seguito le istruzioni delle autorità libiche mentre operavano nella loro area di competenza e di non aver informato tempestivamente le autorità italiane.
In una conferenza stampa tenuta a bordo della Geo Barents Juan Matias Gil, capomissione di Msf per la ricerca e il soccorso in mare, ha parlato di “accuse inesistenti” e che “bisogna cambiare la strada al decreto Piantedosi che ha come conseguenza l’ostruire la nostra attività con la conseguenza di avere più morti in mare, o morti lontani dalle coste italiane che non vengono visti: nessuno deve essere lasciato indietro”.
Monica Minardi, presidente di Msf in Italia, tira in ballo direttamente l’esecutivo di Giorgia Meloni, che da due anni si è intestato una guerra contro le navi che soccorrono i migranti in mare.
“Noi abbiamo chiesto ripetutamente, lo abbiamo fatto tante volte, di incontrare il governo. Non ci hanno mai risposto”, ha spiegato Minardi parlando con l’agenzia Dire.
Minardi è stata sulla Geo Barents nello scorso mese di marzo, lavorando come medico di bordo e ricevendo tante “testimonianze, racconti terribili – racconta a Dire – di persone che ci dicono: noi dietro abbiamo il fuoco e davanti abbiamo il mare. L’unica nostra scelta è il mare. Parlo di donne siriane che erano state per sei mesi in un carcere libico, assieme ai loro bambini minori, parlo di minorenni torturati nelle carceri libiche”.
Eppure lo Stato italiano per la presidente di Medici senza Frontiere Italia, “continua deliberatamente a ostacolare l’azione umanitaria. Abbiamo chiesto tante volte di essere ascoltati, di incontrare il governo, ma questo non è successo, mentre veniamo continuamente colpiti nella nostra azione di assistenza e nella nostra azione medica e umanitaria”.