Anche una bimba di 9 mesi

Rotta balcanica come il Mediterraneo, è strage di migranti tra Serbia e Bosnia: barcone si rovescia, 11 morti

Esteri - di Redazione

23 Agosto 2024 alle 17:35

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Rotta balcanica come il Mediterraneo, è strage di migranti tra Serbia e Bosnia: barcone si rovescia, 11 morti

Ancora una strage di migranti, ma questa volta lo scenario non è il Mediterraneo, da anni trasformato in un enorme cimitero: siamo infatti nella rotta balcanica, l’altra tratta scelta per raggiungere l’Europa e in questo caso l’Italia.

La strage di migranti tra Serbia e Bosnia

Sono almeno undici le vittime dell’incidente che ha visto protagonista una barca che trasportava una trentina di migranti partiti in particolare dal Medio Oriente e diretti in Italia: l’imbarcazione si è rovesciata nella notte mentre navigava il fiume Drina, che divide la Serbia dalla Bosnia-Erzegovina.

L’ultimo corpo recuperato dalla polizia serba impegnata nelle ricerche, in corrispondenza della località di Ljubovije in territorio bosniaco, è quello di una bambina di 9 mesi che con sua madre aveva tentato la traversata verso l’Europa, con la donna che è deceduta a sua volta nell’incidente.

Il ministro dell’interno serbo Ivica Dacic ha riferito che l’allarme è scattato intorno alle 5 del mattino, quando dalle autorità di frontiera bosniache è arrivato l’alert: un testimone, un residente della zona, aveva visto e segnalato una barca che affondava.

Vi sono dei sopravvissuti accertati: si tratta di 18 persone, di cui due minori non accompagnati e in gran parte siriani ed egiziani, ma non è chiaro se ci sia ancora qualche disperso.

La rotta balcanica dell’immigrazione

Dal 2015, anno della grande crisi dei rifugiati, oltre un milione di persone provenienti da Asia e Africa sono passate attraverso la Serbia secondo il governo di Belgrado.

Si tratta in larga parte di persone in fuga da Siria, Afghanistan, Turchia, Marocco e Pakistan. Numeri però in calo, con i migranti in transito attraverso il Paese sensibilmente calati nel corso degli anni: 10.389 ingressi illegali registrati nella prima metà del 2024, quasi il 70 per cento in meno rispetto allo scorso anno.

Le autorità serbe attribuiscono questo calo a una piu’ stretta collaborazione con la polizia austriaca e l’agenzia di gestione delle frontiere dell’Unione Europea, Frontex.

L’Organizzazione internazionale per le Migrazioni ha calcolato che dal 2014 lungo la rotta balcanica sono morte almeno 484 persone, ma si tratta di stime al ribasso, e le istituzioni locali non tengono registri ufficiali con il conto delle vittime.

di: Redazione - 23 Agosto 2024

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