Il caso del 19enne
Cpr di Palazzo San Gervasio, il mistero della morte di Osama
Perché si sia fermato il cuore di Osama non è chiaro. Secondo alcuni testimoni, il ragazzo sarebbe stato lasciato senza cure dopo un pestaggio e, quanto alla struttura, è in corso un’inchiesta sulle violenze che vi sarebbero esercitate
Cronaca - di Ammiraglio Vittorio Alessandro
#Ebasta. A Osama Ebasta (non è noto il cognome), 19 anni, “africano” per la cronaca (non è chiara la provenienza), ieri si è fermato il cuore nel Cpr di Palazzo San Gervasio, in Basilicata. “Arresto cardiaco” avrebbe accertato l’esame autoptico. I Cpr (centri di Permanenza per il Rimpatrio) sono luoghi in cui vengono senza colpa reclusi, per periodi anche molto lunghi, i migranti in attesa di espulsione, e quello di palazzo San Gervasio è un piazzale di container e moduli prefabbricati chiuso da alte mura e da una recinzione.
Perché si sia fermato il cuore di Osama Ebasta non è chiaro: si muore sempre per arresto cardiaco, anche dopo un incidente o per un omicidio. Secondo alcuni testimoni, il ragazzo sarebbe stato lasciato senza cure dopo un pestaggio e, quanto alla struttura, è in corso un’inchiesta sulle violenze che vi sarebbero esercitate e sulla indiscriminata somministrazione di psicofarmaci ai migranti. Ieri un rogo ha avvolto il centro, nel corso di una protesta. Chissà se Osama Ebasta sarà rimpatriato “in Africa”.