Economia
Crolla la Borsa di Tokyo, giù del 12,4%, peggio anche del “lunedì nero” del 1987: sprofonda anche Milano
Il calo più grande in un singolo giorno. Lo spread parte in rialzo a 153 punti base. Male l'Europa, Milano crolla nei primi scambi
Economia - di Redazione Web
La Borsa di Tokyo non crollava così in basso dal 1987, anche peggio di quel lunedì nero di ottobre: l’indice Nikkei 225 è crollato, ha chiuso in perdita. Il profondo rosso ha segnato la maggiore flessione giornaliera di sempre nella Borsa giapponese. L’indice di riferimento Nikkei cede il 12,40% a quota 31,458,42, e una perdita di 4.458,42 punti. La valuta nipponica si rivaluta al cambio col dollaro, a 142,20, e sull’euro a 154,90. Anche listini europei in profondo rosso, trascinati dal tonfo di Tokyo.
Le cause del crollo in Giappone sono i dati deludenti sul mercato del lavoro degli Stati Uniti che diversi osservatori stanno interpretando come l’inizio del rallentamento dell’economia americana e che negli ultimi giorni hanno influenzato negativamente i mercati finanziari in Europa e negli Stati Uniti. Sono crollate anche le grandi aziende tecnologiche statunitensi, ormai da qualche settimana in calo per via del clima di sfiducia verso le loro performance.
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La Banca Centrale Giapponese la settimana scorsa aveva inoltre aumentato di un decimo di punto percentuale i tassi di interesse. Il valore dello yen aumentato ha portato diversi investitori a vendere le proprie azioni in Giappone. Ad Hong Kong l’Hang Seng in ribasso dell’1,5% a 16.698,36 punti, Shanghai in flessione dell’1,48% a 2.862,33 punti e Shenzhen dell’1,85% a 8.395,05 punti. Il Kospi tracolla dell’8,77% a 2.441,57 punti. Il tracollo segue quello della settimana scorsa tra borse europee e Wall Street.
In calo i listini europei trascinati al ribasso dal crollo giapponese e dai timori per una possibile recessione americana. Il Ftse Mib cede il 2,76% a 31.134, (aveva toccato il -4%) trascinato dal settore del credito. Parigi cala del 1,7%, Francoforte -2%, Londra -2% e Madrid -2,1%. A Piazza Affari, Mps è la peggiore -4,2%. Intesa -3,11%, Unicredit -3,72%, Generali -2,51%, banca Mediolanum -2,99%, Mediobanca -2,92%. Pesa Tim -3,92%. Nexi -4,92%. Tra gli industriali Stellantins -1,85% e Iveco -3,72%. Prese di profitto anche su Leonardo -2,16% Enel -2,5%, Eni – 2,66%. Erg -3,07%. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi a dieci anni ha aperto a 153 punti base rispetto ai 146 di venerdì scorso.