Chi è Diego Lenzi: il pugile ultima speranza della boxe italiana alle Olimpiadi di Parigi, punta alla medaglia
Grande vittoria all'esordio contro l'americano Joshua, lo aspetta il tedesco Tiafack. Ultimo superstite di una spedizione di 8 pugili, il supermassimo bolognese vuole eguagliare Cammarelle
Sport - di Redazione Web
Tutte le speranze del pugilato italiano sono nelle mani di Diego Lenzi. Il supermassimo se la vedrà con il tedesco Nelvie Raman Tiafack, quarti di finale del torneo alle Olimpiadi 2024: si giocano una medaglia – nella boxe il bronzo va a entrambi i perdenti delle semifinali. Lenzi è l’ultimo superstite di una spedizione partita in pompa magna, secondo il Presidente Giovanni Malagò la più forte di sempre. Otto pugili, cinque femmine e tre maschi, le punte di diamante Aziz Abbes Mouhiidine e Irma Testagià fuori al primo turno. È rimasto soltanto “Diegone”.
Classe 2001, nato a Bologna, 185 centimetri di altezza per 100 chili di peso. Ha cominciato con il pugilato a 16 anni, subito dopo è entrato in Nazionale. È cresciuto nella palestra Alto Reno a Castel di Casio, nell’Appennino tosco-emiliano. Una carriera che ha subito anche un brusco stop. “Avevo diciannove anni, fermo un anno. Facevo il cuoco, poi ho lavorato in fabbrica. Un giorno mi sono guardato allo specchio: ‘Ma tra dieci anni ti vuoi così?’. Ho ripreso in mano la mia vita”, ha raccontato a Il Corriere dello Sport. Oggi è un atleta dell’Esercito.
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È ripartito nel 2022. Ha conquistato il pass per i Giochi al torneo di qualificazione di Busto Arsizio nel 2023. Il suo idolo pugilistico è la superstar della boxe mondiale Santos Saúl Álvarez Barragán detto Canelo, messicano. Lenzi è un pugile potente e resistente, dà il meglio alla corta e media distanza anche perché nella categoria gli avversari di solito sono più alti. Boxa a mani alte e venendo sempre avanti, diversamente dalle mani basse e dalla scherma di chi predilige una boxe più tecnica e di rimessa.
Lenzi agli ottavi ha sconfitto lo statunitense Edwards Joshua, dato per favorito. Ha condotto un ottimo primo round, per colpi e ritmo. Buonissimi ganci sinistri e diretti destri. È calato fisicamente nel secondo round. 3-1. Tiafack è un avversario ostico, camerunense trapiantato in Germania, a Colonia. È uno dei migliori della categoria nonostante non sia stato inserito tra le teste di serie. 24 anni, più alto di Lenzi di qualche centimetro. Un supermassimo non sale sul podio delle Olimpiadi dall’argento di Roberto Cammarelle a Londra 2012.