Il profilo
Chi è António Costa, l’ex premier portoghese in pole per il ruolo di presidente del Consiglio europeo
Esteri - di Redazione
Un abile mediatore, capacità che potrebbe essergli di aiuto come prossimo presidente del Consiglio europeo, erede di Charles. È questa una abilità che tutti, alleati e detrattori, riconoscono ad António Costa, ex primo ministro portoghese che salvo clamorose sorprese emergerà come nome per il “top job” dalla riunione dei 27 capi di Stato e governo al Consiglio europeo riunito giovedì e venerdì a Bruxelles.
Chi è António Costa
Nato a Lisbona nel 1961 da Orlanda da Costa e Maria Antonia Palla, entrambi scrittori, António studia legge nella Lisbona degli anni Ottanta ed entra da giovanissimo in politica, come consigliere socialista al consiglio municipale della città.
La carriera politica
Costa diventa ministro degli affari parlamentari per il primo ministro socialista Antonio Guterres (attuale segretario generale dell’Onu) tra il 1997 e il 1999, e quindi ministro della giustizia dal 1999 al 2002. Due anni dopo, siamo nel 2004, è capolista alle Europee per i socialisti, viene eletto e diventa uno dei 14 vicepresidenti del Parlamento europeo.
Si dimette dopo un anno per diventare ministro dell’Interno nel governo di José Sócrates, quindi nel maggio 2007 si dimette per candidarsi alle elezioni comunali nella capitale e viene eletto sindaco di Lisbona, restando in carica per otto anni.
Costa premier del Portogallo
Nel voto del 2015 il Partito socialista di Costa non riesce ad ottenere i numeri per formare un governo, ma ottiene dal presidente della Repubblica Silva il mandato per formare un esecutivo di minoranza, con l’appoggio esterno di Comunisti e Blocco di sinistra.
Il suo è un governo che riesce a mettere in sicurezza i disastrati conti pubblici del Paese, il tutto in un percorso di risanamento non brutale come quello avvenuto per esempio in Grecia. Al contrario, Costa riesce a portare a casa l’aumento del salario minimo, la disoccupazione scende sotto il 10%, così come il debito pubblico cala dal 131% del 2015 al 99 per cento del 2023.
Le dimissioni per le indagini
Costa viene rieletto nel 2022 e aumenta il consenso dei Socialisti, che questa volta ottengono la maggioranza assoluta in Parlamento. Un “regno” che si interrompe bruscamente il 7 novembre 2023, quando il premier annuncia le dimissioni per le accuse di corruzione ad esponenti del suo esecutivo nell’ambito dell’inchiesta “Operazione influencer”
Lo stesso Costa viene tirato in ballo in intercettazioni telefoniche. In realtà il coinvolgimento del premier è un falso: le accuse non riguardano il primo ministro ma l’omonimo ministro dell’Economia, António Costa Silva.