Argentina
Plaza de Mayo, è morta la madre italiana Angela Boitano: i figli Michelangelo e Adriana desaparecidos
Aveva origini venete, si batteva da quasi 50 anni per verità e giustizia. "Al mio funerale, vi prego, fate suonare un tango!" È morta pochi giorni dopo Nora Morales de Cortiñas, co-fondatrice e leader del movimento
Esteri - di Redazione Web
Angela Boitano era considerata la più italiana delle Madri di Plaza de Mayo. È morta dopo una lunga malattia nell’ospedale italiano di Buenos Aires, aveva quasi 93 anni. È morta a pochi giorni dalla morte di Nora Morales de Cortiñas, 94 anni, detta “Norita”, co-fondatrice e leader del movimento della Madri Plaza de Mayo, nota in tutto il mondo per le proteste e le mobilitazioni contro le violenze del regime dittatoriale argentino, contro le scomparse dei desaparecidos. Entrambe scomparse ai tempi dell’Argentina del Presidente “anarco-capitalista” Javier Milei, a capo di un governo che spesso ha messo in discussione le stime della strage della dittatura.
Boitano si batteva da quasi cinquant’anni per scoprire che fine avessero fatto i figli Michelangelo e Adriana, sequestrati in strada, torturati e presumibilmente uccisi ai tempi della dittatura argentina. I Presidenti della Repubblica Sergio Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano gli avevano conferito onorificenze ufficiali. “Ho bussato tante porte, sono stata in esilio a Roma, dove mi ha ricevuto il presidente Sandro Pertini: ci diceva che noi mamme di Plaza de Mayo non avevamo bisogno di alcun intermediario per parlargli”, aveva raccontato all’ANSA in occasione della visita del Presidente Sergio Mattarella a Buenos Aires.
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Aveva origini venete, era nata il 20 luglio 1931. Casalinga, peronista, grande tifosa della squadra di calcio Boca Juniors, la chiamavano “Lita”. Quando i suoi figli scomparvero al tempo del regime dei militari golpisti, cominciò a scendere in piazza insieme con altre madri che chiedevano verità e giustizia. Fu tra le fondatrici dell’associazione dei Famigliari dei desaparecidos, si è battuta per quasi cinquant’anni. Papa Francesco la ricevette due volte, nel 2020 le inviò un messaggio di vicinanza e affetto dopo un intervento per una protesi all’anca. “Al mio funerale, vi prego, fate suonare un tango!”, aveva detto ad alcuni amici negli ultimi giorni prima di morire.