Verso la sfida elettorale
Elezioni Europee 2024: in quali paesi è obbligatorio votare e perché. Cosa succede se il cittadino non vota
In Belgio, Bulgaria, Cipro, Grecia e Lussemburgo vi è l'obbligo di recarsi ai seggi. In questi casi il principio di astensione è visto diversamente. Le info e le curiosità su queste singole specificità
Politica - di Andrea Aversa
Ieri si è votato in Olanda, oggi si sta votando in Irlanda e domani e domenica si voterà in tutti gli altri paesi dell’Unione Europea. Così, dalla mattina del prossimo lunedì 10 giugno, sapremo quali tra i partiti in gara avranno avuto la meglio e quali saranno i candidati che formeranno il nuovo Europarlamento. Tuttavia, vi sono altre curiosità che probabilmente sono sconosciute alla maggior parte dei cittadini. Ad esempio, in un contesto nel quale si parla molto del tema dell’astensione, non tutti sanno che ci sono cinque paesi in cui è obbligatorio votare.
Elezioni Europee 2024: in quali paesi è obbligatorio votare e perché
Stiamo parlando di Belgio, Bulgaria, Cipro, Grecia e Lussemburgo. In tutti e cinque i paesi esiste questo obbligo, con le dovute e relative eccezioni. Andiamo a vedere perché i cittadini sono costretti a recarsi ai seggi elettorali e cosa accadrebbe se decidessero di non andarci. In Belgio l’obbligo è stato sancito da una legge molto vecchia che risale al 1894. A quel tempo la costrizione fu prevista solo per gli uomini. A partire dal 1948, l’obbligo è stato esteso anche alle donne. Il paese nel quale vi è di fatto la capitale dell’Unione Europea, ha quindi l’obbligo di voto più antico del mondo che se infranto può scatenare anche sanzioni severe, come la limitazioni per lavorare nel settore pubblico.
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Belgio, Bulgaria, Cipro, Grecia e Lussemburgo: cosa succede se il cittadino non vota
Tuttavia, da decenni, tale costrizione e relative sanzioni non vengono più rispettate. Molta attenzione, invece, è data al dovere di presentarsi ai seggi se si è nominati presidenti. In Grecia sono esentati dall’obbligo le persone che vivono all’estero e quelle che si trovano a più di 200 chilometri dal seggio di appartenenza. ‘Giustificati’ anche gli over 70. Tuttavia, nella penisola ellenica, la costrizione è formale e non sono previste sanzioni. Il Lussemburgo, invece, è il più piccolo tra questi paesi. Ha una popolazione di 600mila abitanti, ed è questo che rende gestibili e fattibili i controlli rispetto all’obbligo di voto. Non è un caso che proprio il Lussemburgo è l’unico di questi cinque paesi nei quali la costrizione è rispettata.