Il caso
Onu imbarazzante: organizzata una cerimonia in ricordo del macellaio Raisi
Le Nazioni Unite non sono nuove a sortite del genere: soltanto un anno fa il rappresentante della dittatura degli Ayatollah presso il Palazzo di Vetro, ha presieduto a Ginevra il Forum Sociale 2023 del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite (Unhrc)
Esteri - di Andrea Aversa
Dal cordoglio al ‘gran galà’, non certo per esaltare le qualità di un uomo che di sicuro non ha brillato per aver rispettato i diritti umani e civili del popolo che ha rappresentato. Eppure, l’Onu, quella maestosa organizzazione globale che da decenni ha perso di credibilità ed efficacia, è tornata a stupirci. Perché se da un lato continua a predicare e ad agire in favore delle popolazioni in difficoltà, dall’altra si è nuovamente prostrata ai piedi di uno dei regimi più sanguinari della storia.
L’evento all’Onu per commemorare Raisi
Stiamo parlando dell’Iran. Una dittatura islamica che sta massacrando i suoi giovani, colpevoli di pretendere laicità e libertà. Eppure, le Nazioni Unite, hanno organizzato una cerimonia – il prossimo 30 maggio – per commemorare la memoria di Ebrahim Raisi, il defunto presidente della Repubblica Islamica degli Ayatollah. La notizia è stata riportata dal giornalista di Radio Radicale Mariano Giustino che sui social ha pubblicato l’invito per l’evento. Al Palazzo di Vetro non sono nuovi a tali uscite: soltanto un anno fa il rappresentante iraniano all’Onu, ha presieduto a Ginevra il Forum Sociale 2023 del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite (Unhrc).
Il post su Facebook di Mariano Giustino
“Ma come fa l’Onu a raggiungere un livello di così squallida sottomissione? Pensate che il 30 maggio l’Assemblea generale delle Nazioni Unite terrà una cerimonia per onorare la memoria del defunto criminale Raisi, macchiatosi di migliaia di omicidi. Il Presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite lo ha annunciato in una lettera indirizzata a tutti i rappresentanti e agli osservatori permanenti. Ma che vergogna! Onu sempre più screditata, un affronto ad ogni singola vittima del regime iraniano e ai valori universali dei diritti umani“.