Amico di Putin e Orban
Robert Fico: chi è il premier slovacco che rischia la vita dopo l’agguato
Ha favorito l'ingresso del Paese nell'Ue ma non ha mai nascosto la sua vicinanza a Putin. È membro del blocco Visegrad con Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria
Esteri - di Andrea Aversa
Le immagini di Robert Fico a terra, quasi incapace di rialzarsi e trascinato con forza dai suoi bodyguard, sono diventati virali sul web. Immagini che hanno sconvolto l’opinione pubblica mondiale. Con due guerre in corso che stanno rappresentato due ombre enormi e minacciose sul futuro dell’Europa, l’attentato a un premier di un paese membro dell’Ue, è ovviamente una pessima notizia. Poco si sa dell’attentatore e delle sue ragioni. Non è stato ancora accertata la dinamica e se si è trattato di un gesto isolato. L’unica certezza e che il Primo Ministro slovacco sta lottando tra la vita e la morte.
Chi è Robert Fico: la vita privata
Robert Fico è nato a Topoľčany, in Slovacchia nel 1964. Lo scorso 25 ottobre ha vinto le elezioni ed è tornato al potere, sulla poltrona più importante del suo Paese. Si è laureato in legge a Bratislava, capitale della Slovacchia e negli anni ’80 ha iniziato la sua militanza nel Partito Comunista locale. Allora c’era ancora la Cecoslovacchia, nazione che non esisterà più a partire dal crollo del muro di Berlino e la fine dell’Unione Sovietica. Da allora, Fico ha fatto parte del Partito della Sinistra Democratica, erede del vecchio Partito Comunista. Successivamente ha fondato il partito Direzione – Socialdemocrazia (Smer), organizzazione politica di centro ma che ha cavalcato una propaganda di sinistra populista ed estremista.
Nato a sinistra: le origini populiste e radicali
Membro per la Slovacchia della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Cedu), Fico – in tempi più recenti – ha cercato di far leva su nuove narrazioni per comunicare un’identità slovacca conservatrice e reazionaria. Spesso, le sue ricostruzioni storiche sono state al centro di furiosi polemiche perché giudicate false o inesatte. La partecipazione di Fico alle elezioni parlamentari è iniziata nel 2002. La sua è stata una lenta e costante scalata che lo ha portato al potere e a ricoprire il ruolo di Primo Ministro per ben tre volte: nel 2006, nel 2012 e nel 2016. In tutti e tre i casi, Fico ha guidato una larga coalizione.
La conquista del potere e lo spostamento a destra: il blocco Visegrad
Nel 2010, non essendo riuscito a formare una maggioranza di governo, passò all’opposizione. I guai, per Fico, hanno avuto inizio nel 2018 quando fu assassinato il giornalista d’inchiesta Ján Kuciak, ucciso insieme alla sua compagna. Kuciak stava indagando su alcuni casi di corruzione che avevano coinvolto dei membri del governo guidato proprio da Fico. Il lavoro del cronista causò un terremoto politico e costò le dimissioni a diversi esponenti politici dell’esecutivo. L’inchiesta aveva riguardato la spartizione di gran parte dei fondi europei destinati alla Slovacchia.
L’omicidio Kuciak e le dimissioni
L’inchiesta e la morte di Kuciak causarono proteste e manifestazioni da parte dei cittadini che misero ‘sotto assedio’ i palazzi della politica. Fico fu costretto a dimettersi. Ad ottobre del 2023 lo Smer ha rivinto le elezioni e Fico è tornato ad essere premier della Slovacchia. Nonostante Fico sia stato il fautore dell’ingresso del Paese nell’Unione Europea (nel 2009), non ha mai nascosto i suoi radicalismi (questa volta di destra), la sua vicinanza a Vladimir Putin e l’appartenenza al blocco di Visegrad (con Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria).
In Europa o con Putin?
Recenti i feroci contrasti tra Fico e la Commissione Europea guidata da Ursula Von der Leyen in merito agli aiuti da inviare all’Ucraina. Il primo ministro slovacco è sposato con l’avvocato e docente Svetlana Ficová. Si sono conosciuti quando entrambi frequentavano la facoltà di giurisprudenza a Bratislava e si sono sposati nel 1988. La coppia ha un figlio, Michal, che ha studiato Economia all’università della capitale slovacca.