La protesta
Manganelli anche agli Stati della Natalità: scontri tra manifestanti e polizia, una ragazza ferita alla testa
Almeno 5 i feriti. La protesta di studenti e associazioni, circa 250 persone. Il corteo partito da Piazzale degli Eroi. "Sui nostri corpi decideremo sempre e solo noi"
Cronaca - di Redazione Web
Sarebbero almeno cinque i feriti tra cui una ragazza. Alta tensione agli Stati Generali della Natalità, che si stanno tenendo a Roma all’Auditorium della Conciliazione. Scontri tra alcuni manifestanti contro la protesta in corso, già al centro delle cronache per la contestazione di ieri alla ministra Eugenia Roccella e per la grande attesa e il discorso di oggi di Papa Francesco. Sul posto degli scontri, in via Leone IV, sono intervenute due ambulanze. Al momento le notizie sono ancora frammentate e parziali.
A manifestare studenti delle scuole superiori, le associazioni Aracne, Zaum, Coordinamento Collettivi Sapienza. Circa 250 persone secondo l’ANSA. Il corteo era partito da Piazzale degli Eroi – dopo la fine dell’occupazione della Facoltà di Scienza Politiche dell’Università La Sapienza – poi si è diretto verso piazza Risorgimento. Si era fermato proprio in via Leone IV, nel quartiere Prati. Alla testa del corteo uno striscione viola. Bruciato il programma “educare alle relazioni” del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. “Sui nostri corpi decideremo sempre e solo noi”, uno degli slogan della manifestazione, un altro riferimento alle posizioni ultraconservatrici del governo Meloni su famiglia e aborto.
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La protesta agli Stati della Natalità
“Abbiamo deviato il corteo per andare a manifestare agli Stati della Natalità – ha riconosciuto un manifestante intervistato da LaPresse – Il problema della denatalità è grave e serio ma è dovuto al fatto che i giovani non possono permettersi di fare figli perché non ci viene permesso se hai un lavoro precario con cui a malapena riesci a sostenere te stesso è impossibile sostenere una famiglia intera”. Sulla contestazione di ieri alla ministra Roccella: “Siamo entrati e abbiamo provato a interrompere le parole della ministra Roccella che in questo convegno gioca un ruolo gravissimo specialmente per le sue posizioni antiabortiste e antifemministe”.
Il corteo e i manganelli agli Stati della Natalità
I manifestanti volevano raggiungere l’Auditorium, come raccontato dunque, la polizia è intervenuta manganellando e respingendo i manifestanti. Lancio di vasi di fiori e scarpe rosse col tacco verso gli agenti. “Noi avevamo l’obiettivo di andare a contestare gli Stati generali della Natalità. In questura ci è stato più volte vietato di fare il corteo ma alla fine siamo riusciti a imporci e farci autorizzare un percorso. Provando ad arrivare vicino all’Auditorium della Conciliazione – dove si sta svolgendo il convegno – è partita una carica da parte della polizia che ha fermato un ragazzo di 16 anni. Al momento non ci vogliono dire in quale commissariato lo stanno portando. Non riusciamo a metterci in contatto con lui”, ha raccontato un ragazzo a Lapresse.
“Ci sono 4 o 5 ragazzi feriti, alcuni sono stati portati in pronto soccorso per lesioni alla testa a causa delle manganellate. Altri sono rimasti contusi nelle cariche e sono stati controllati dal personale medico. Una ragazza è stata portata al pronto soccorso”, ha raccontato ancora un altro manifestante a Lapresse. Già nei mesi, in diverse occasioni, manifestazioni – soprattutto di studenti e associazioni pro-Palestina, contro il massacro in corso nella Striscia a Gaza – erano state represse con la violenza da parte delle forze dell’ordine. Era successo a Milano, a Roma, a Bologna, a Pisa, a Napoli.