Il "falco" di Netanyahu
“Hamas ama Biden”, il ministro israeliano Ben-Gvir attacca il presidente Usa per lo stop alle armi americane
Esteri - di Carmine Di Niro
La clamorosa quanto tardiva svolta impressa da Joe Biden nei rapporti tra la sua amministrazione e Israele, con l’intervista alla Cnn in cui il presidente degli Stati Uniti ha annunciato il cambio di paradigma sulle forniture militari Usa allo Stato ebraico, ha provocato un terremoto nei rapporti tra Washington e Tel Aviv.
Biden stoppa le armi a Israele se entrerà a Rafah
Nell’intervista all’emittente all-news Biden aveva per la prima volta condizionato l’invio di armi ai “comportamenti” dell’esercito israeliano. “I civili sono stati uccisi a Gaza come conseguenza di quelle bombe e di altri modi in cui vengono attaccati i centri abitati”, aveva detto Biden in riferimento alle bombe da una tonnellata, di fabbricazione americana, di cui la sua amministrazione ha sospeso l’invio all’alleato in Medio Oriente.
Quindi Biden ha aggiunto che “se entrano a Rafah non fornirò le armi che sono state usate storicamente per affrontare Rafah, per affrontare le città”.
Le reazioni in Israele
Per l l’ambasciatore israeliano all’Onu Gilad Erdan quelle del presidente Biden sono “commenti molto deludenti”. “Naturalmente qualsiasi pressione su Israele viene interpretata dai nostri nemici come qualcosa – ha detto ancora Erdan – che dà loro speranza. Ci sono molti ebrei americani che hanno votato per il presidente e per il Partito Democratico, e ora sono esitanti”, il commento di Erdan.
Per il ministro Ben Gvir “Biden ama Hamas”
Ma è Itamar Ben-Gvir, leader del partito di estrema destra Potere Ebraico e ministro della Pubblica sicurezza israeliano, ad utilizzare i toni più duri.
Ben-Gvir, noto per le sue posizioni apertamente razziste nei confronti dei cittadini arabi-israeliani, a favore dell’occupazione dei coloni delle terre palestinesi, ha attaccato il presidente degli Stati Uniti su X, l’ex Twitter.
Hamas ❤️Biden
— איתמר בן גביר (@itamarbengvir) May 9, 2024
“Hamas ama Biden”, ha scritto il ministro del governo di Benjamin Netanyahu. Una posizione drastica che mette in difficoltà lo stesso primo ministro israeliano: d’altra parte Netanyahu è legato a Ben-Gvir e sa di non poter fare a meno del sostegno del partito del suo ministro per restare alla guida del Paese, che non a caso sfrutta tale posizione per spingere sempre più in là le sue pretese e le sue provocazioni.
Contro il ministro Ben-Gvir e il suo post si è levato il leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid. “Se Netanyahu non licenzia oggi Ben-Gvir – ha detto – mette ogni soldato e ogni israeliano in pericolo“.