La risposta alle accuse
Ilaria Salis, il papà all’Europarlamento: “Non è una criminale, si candida non per scappare ma per i diritti”
Giustizia - di Redazione Web
“Se Ilaria Salis a luglio dovesse sedere all’Eurocamera, non sarebbe un problema, d’altronde in quest’aula non sarebbe la prima criminale”. Così l’eurodeputata di Fidesz ed ex ambasciatrice dell’Ungheria a Roma, Eniko Gyori, parlando alla stampa italiana a Strasburgo di Ilaria Salis ha commentato la sua candidatura all’europarlamento. “Il fatto che i Verdi abbiano deciso di candidarla pe noi risulta comunque inconcepibile”, ha aggiunto Guyori. Non si è fatta attendere la risposta del papà di Ilaria, Roberto Salis che è a Strasburgo per la conferenza stampa con Ignazio Marino. “Mia figlia è imputata, non è condannata. Se qualcuno definisce mia figlia una criminale non fa che comprovare quanto stiamo dicendo e quanto abbiamo scritto nella mozione che presenteremo in Aula”, ha risposto secco. “Voglio essere chiaro, il fatto che mia figlia sia una candidata non può essere un’aggravante”, ha aggiunto.
Cosa ha detto l’eurodeputata ungherese contro Ilaria Salis
Motivo di scontro tra Fidesz, il partito al governo a Budapest, e il padre dell’italiana detenuta in Ungheria è la candidatura dell’insegante alle Europee, nella liste di Alleanza Verdi e Sinistra. “Se fosse eletta non sarebbe la prima criminale al Parlamento Ue”, è stata la stoccata lanciata da Eniko Gyori, eurodeputata del partito di Viktor Orban e ambasciatrice in Italia dal 1999 al 2003, davanti ai giornalisti. Secondo qunto riportato da Repubblica, l’eurodeputata prima di congedarsi dai giornalisti, avrebbe raccomandato alla sua assistente di diffondere le fotografie delle “vittime” di Ilaria, “perché in Italia indicate sempre lei come vittima, ma le vittime sono altre”.
E poi ha elogiato Meloni: “La sinistra in Italia strumentalizza questo caso giuridico per i suoi scopi politici e per attaccare Meloni. Da noi la politica e la giustizia sono separate, e vedo che lo sono anche per il governo Meloni. Io apprezzo molto che il governo Meloni rispetti l’indipendenza della giustizia, non importa in quale Paese si svolga un processo”.
Roberto Salis, mia figlia si candida non per sfuggire da un processo ma per processo giusto
Dopo le esternazioni dell’ungherese le parole di Roberto Salis in conferenza stampa. “Mia figlia si è candidata non per scappare da un processo ma perché ritiene di avere diritto a un processo giusto. Mia figlia può parlare 70 minuti alla settimana, è in una condizione di carcere duro. Questa mia oggi non è una campagna elettorale. In questo momento io sono qui per i diritti. Io sono il papà di Ilaria e sono qui per difendere i diritti di mia figlia”, ha evidenziato, come riportato dall’Ansa.
Salis, che ha descritto la figlia – candidata per Avs alle Europee – come “molto motivata” in vista della campagna, ha ricordato come “soltanto prendere la decisione di candidarsi alle elezioni è stato un processo quasi impossibile perché sono decisioni importanti. Mia figlia non ha piena contezza di quello che avviene nel territorio italiano e nella politica italiana. E deve prendere comunque delle decisioni per lei molto importanti”, ha evidenziato Salis.
“Io in questa Ue vedo delle incongruenze. Non è possibile che ci siano dei cittadini europei che in funzione del fatto che siano nelle mani giudiziarie di un Paese o un altro, qualcuno sia rilasciato e qualcun altro, come mia figlia, rischia fino a 24 anni di carcere. Non è possibile che per ricorrere alla Cedu debbano essere passati tutti i gradi di giudizio. Per un reato che, se confermato, riguarda lesioni guaribili in 5-8 giorni, mia figlia rischia di passare 4 anni in custodia cautelare. E dobbiamo metterci d’accordo sul non permettere alcun tipo di discriminazione contro i familiari di un imputato”, ha aggiunto.
Marino, ‘Ilaria Salis è un simbolo della dignità dei detenuti’
“Ilaria Salis è un simbolo di quanto avviene in alcuni Paesi. E’ diventata, suo malgrado, un simbolo della dignità dei detenuti e si pensi a quanto accaduto nel carcere minorile Beccaria”. Lo ha detto l’ex sindaco di Roma, Ignazio Marino, candidato di Alleanza Verdi e Sinistra, in una conferenza stampa con i Verdi e il padre di Ilaria Salis, Roberto, al Parlamento europeo. “Basta leggere il rapporto Antigone nel 2023 che ci racconta che anche in Italia abbiamo mancanza assoluta di attenzione al rispetto della dignità persone che vengono detenute e penso che mi auguro che il prossimo Parlamento se ne occupi in maniera davvero radicale. Penso a quelli che oggi vengono definiti i centri di permanenza e di rimpatrio, sono veramente molto simili agli ospedali psichiatrici giudiziari criminali che io chiusi”, ha spiegato Marino.