Sangue e panico
Attacco a Sydney: chi era l’aggressore del centro commerciale Joel Cauchi, le parole della polizia sul terrorismo
Eliminato dalla poliziotta Amy Scott. Era già noto alla polizia, mai arrestato o incriminato. Viveva in auto e non aveva più contatti con la famiglia. Sei morti
Esteri - di Redazione Web
Si chiamava Joel Cauchi, aveva 40 anni e soffriva di problemi di salute mentale da quando aveva 17 anni. Ha portato la morte e scatenato il panico a Sydney: ha ucciso a coltellate sei persone nel centro commerciale del gruppo Westfield a Bondi Junction, quartiere periferico della metropoli australiana. Cauchi è stato eliminato dalla polizia.
L’uomo era già noto alla polizia del Queensland, lo Stato australiano da dove proveniva. Non era mai stato arrestato né incriminato. Secondo quanto è stato ricostruito da tempo dormiva in automobile e non aveva in pratica più contatti con la famiglia. Si era trasferito a Sydney da poco. È stato ucciso da un colpo di pistola esploso dall’agente Amy Scott, celebrata dai media come un’eroina nazionale.
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La polizia ha anche escluso ragioni ideologiche dietro l’aggressione: la pista era circolata spontaneamente dopo la diffusione della notizia per la modalità dell’attacco, che aveva ricordato quello di alcuni lupi solitari radicalizzati da ideologie radicali islamiste. Una pista che è stata appunto esclusa dalle autorità.
Cos’è successo a Sydney
L’attacco è stato consumato poco prima delle 16:00 locali di sabato, le 8:00 in Italia. Cauchi è entrato nell’edificio con un coltello di grandi dimensioni in mano. Ha ucciso sei persone e ne ha ferite 12. Le vittime accertate sono cinque donne e un uomo. Subito sui social erano comparse le immagini dell’uomo che girava per il centro commerciale con il coltello in mano e dei feriti a terra. Sul posto sono intervenute diverse ambulanze.
Sul posto si è comprensibilmente scatenato il panico, molte persone si sono rifugiate in un supermercato. Il centro commerciale si estende su sei livelli, è stato chiuso e le forze dell’ordine hanno invitato le persone a tenersi lontane dall’area. Channel 9 aveva riferito anche un neonato di nove mesi tra i feriti, la madre è stata uccisa