Offensiva all'alba

Ucraina, Zaporizhzhia sull’orlo del blackout e bombe sulla diga sul Dnipro: sotto attacco le infrastrutture energetiche

Esteri - di Redazione

22 Marzo 2024 alle 09:10 - Ultimo agg. 22 Marzo 2024 alle 11:47

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L’attacco russo alla diga sul Dnipro di Zaporizhzhia
L’attacco russo alla diga sul Dnipro di Zaporizhzhia

Il più grande attacco alle strutture energetiche ucraine dallo scorso anno”. Così il ministro ucraino dell’Energia Herman Galushchenko ha definito l’offensiva scagliata all’alba di questa mattina dall’esercito russo sull’Ucraina.

La centrale di Zaporizhzhia sull’orlo del blackout

Gli effetti sono per ora gravissimi ma, fortunatamente, non catastrofici. La centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, è sull’orlo del blackout: durante un attacco missilistico russo nelle prime ore del mattino la linea aerea esterna che collega la centrale con il sistema energetico unificato dell’Ucraina è stata disconnessa, come riferito dalla società per l’energia atomica di Kiev Energoatom, citata dai media ucraini.

Una situazione del genere è estremamente pericolosa e minaccia una situazione di emergenza. Se l’ultima linea di comunicazione con la rete elettrica viene interrotta, la centrale si troverà in un altro blackout“, ha dichiarato Petro Kotin, capo di Energoatom.

Più di un milione di cittadini in tutta l’Ucraina sono rimasti senza corrente dopo gli attacchi aerei russi della notte contro le strutture energetiche, riporta il Guardian. I raid hanno colpito circa 700.000 residenti nella regione di Kharkiv, almeno 200.000 ciascuno nelle regioni meridionali di Odessa e sud-orientali di Dnipropetrovsk e 110.000 nella regione di Poltava, secondo Oleksiy Kuleba, vice capo dell’amministrazione presidenziale.

Bombardata la diga del Dnipro

L’altra offensiva ha coinvolto la la diga sul Dnipro di Zaporizhzhia, a monte della diga della diga di Nova Khahovka, distrutta l’anno scorso. Una infrastruttura a dir poco sensibile e che, anche se contiene una riserva d’acqua di volume inferiore, è alta il doppio di quella distrutta dai russi: ciò significa che in caso di breccia rilascerebbe un’energia significativamente superiore.

Già distrutta nel 1941, tra le 20 e le 100mila persone rimasero uccise nell’evento. Al momento, come riferito dal consigliere del sindaco di Mariupol Pyotr Andryushchenko, la circolazione sul ponte stradale della diga è stata bloccata. Qui infatti i missili russi hanno colpito uno degli edifici che contengono le turbine della diga, mentre un filobus pieno di operai è stato centrato, da un razzo o da un suo frammento, andando a fuoco e provocando diversi feriti.

L’allarme di Zelensky

Parlando del massiccio attacco russo alle prime luci del mattino, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha scritto su Telegram che Mosca ha utilizzato “90 missili e 60 droni”. “Il mondo vede con la massima chiarezza gli obiettivi dei terroristi russi: centrali elettriche e linee di approvvigionamento energetico, una diga idroelettrica, normali edifici residenziali, persino un filobus. La Russia è in guerra contro la vita della gente comune”, le parole del presidente ucraino.

Galushchenko, ministro ucraino dell’Energia, ha aggiunto che l’attacco russo ha “colpito e danneggiati nelle regioni orientali, nord-orientali e centrali gli impianti di produzione di energia, a sistemi di trasmissione e distribuzione. Ci sono blackout in diverse regioni”.

di: Redazione - 22 Marzo 2024

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