Il caso
Maxi sequestro a Dell’Utri: l’accusa? Regicidio…
Dell’Utri fu l’anello di congiunzione tra Berlusconi e gli anarchici. Si sta indagando sull’ipotesi che l’obiettivo di Berlusconi fosse quello di rendere edificabile l’area dell’attentato. Torna tutto. Sono solo da verificare ancora alcune date.
Editoriali - di Piero Sansonetti
I due grandi investigatori di Firenze (Turco&Tescaroli) forse sono riusciti a portare a segno il colpo giudiziario del secolo. Ieri – dopo che vari tribunali avevano sentenziato il contrario – hanno deciso il sequestro di tutti gli averi di Marcello Dell’Utri e della sua ex moglie Miranda Ratti. Si tratta di parecchi milioni.
Le agenzie di stampa dicono che il sequestro sia dovuto a una vecchia condanna per il reato (che purtroppo però non esiste nel codice penale) di concorso esterno in associazione mafiosa (già interamente scontata da Dell’Utri) ma evidentemente non è così. Sarebbe una misura illegittima.
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Però noi, corrompendo alcuni sostituti procuratori della Dna e un paio di finanzieri, siamo riusciti ad avere le carte e la vera storia del sequestro. Il motivo è molto serio e non è riferito a un reato inesistente ma un reato gravissimo: regicidio.
I due investigatori hanno trovato delle intercettazioni telefoniche chiarissime, risalenti agli anni 1898 e 1899 tra lo stesso Dell’Utri e Gaetano Bresci. Non sapete chi è Bresci? Ve lo dico io: un amico di Cospito, un anarchico pericolosissimo, che il 29 luglio del 1900 si avvicinò alla carrozza di re Umberto Primo e gli sparò tre colpi di pistola uccidendolo.
Era venuto dall’America per compiere l’attentato. Agì da solo? Difficile pensarlo. Chi gli pagò il bastimento che lo portò da New York a Genova? Chi gli procurò la pistola e la polvere da sparo?
Dopo diversi anni la verità sta emergendo con chiarezza.
L’idea originaria fu di Silvio Berlusconi. E infatti l’attentato avvenne a Monza, città della quale, qualche anno dopo, Berlusconi comprò la squadra di calcio. Dell’Utri fu l’anello di congiunzione tra Berlusconi e gli anarchici. Si sta indagando sull’ipotesi che l’obiettivo di Berlusconi fosse quello di rendere edificabile l’area dell’attentato. Torna tutto. Sono solo da verificare ancora alcune date.