Il caso
Alisa Toaff: chi è la giornalista che ha denunciato Rocco Siffredi
Il tutto sarebbe 'esploso' in occasione di un'intervista - per la quale è arrivata un richiesta di modifica su alcuni passaggi - rilasciata dal porno attore all'AdnKronos. Presunti insulti sessisti nelle chat, con messaggi e vocali. L'accusa di molestie è stata rispedita al mittente dalla star del cinema hard che avrebbe prove e testimoni. Le scuse e la contro-accusa
Spettacoli - di Andrea Aversa
Lei sarebbe stata offesa e vittima di insulti e molestie sessiste. Lui ha rispedito al mittente tutte le accuse, dicendo di essere rimasto vittima di un’intervista ‘trappola’ che è servita soltanto a dare visibilità alla giornalista. Quest’ultima lo ha denunciato, spiegando anche di aver avuto dei problemi di salute (ansia e crampi addominali) perché turbata dai messaggi e dai vocali ricevuti dall’intervistato. Entrambi avrebbero prove e testimoni a sostegno delle proprie tesi. Protagonisti Alisa Toaff, giornalista dell’AdnKronos e Rocco Siffredi che alla nota agenzia di stampa italiana ha rilasciato un’intervista esclusiva. Il tutto, però, è finito male e pare che l’ultima parola sul caso spetterà a un tribunale.
Chi è Alisa Toaff la giornalista che ha accusato Rocco Siffredi
Laziale, 47 anni e 30 anni di esperienza nel giornalismo, Alisa Toaff lavora per l’agenzia AdnKronos all”interno della sezione spettacoli. La collega ha un figlio di nove anni e un compagno di 15 anni più giovane, come lei stesso ha rivelato alla stampa. Ha poi spiegato, in occasione di due interviste rilasciate rispettivamente a Il Corriere della Sera e a La Repubblica, che, “questa storia mi sta distruggendo come donna, come madre e come professionista. Non sono in cerca di popolarità, non voglio divulgare il mio nome, ho tutto da perdere. Esco allo scoperto perché sono stata pesantemente offesa, quel che dico è vero e non ho nulla da nascondere“. Quando è giunto il giorno dell’intervista, fatta all’Hotel Parco dei Principi di Roma lo scorso 15 marzo, la Toaff si è presentata all’appuntamento con un’amica: “Festeggiava il compleanno – ha detto la giornalista – era una sua fan e aveva l’occasione di conoscerlo, così l’ho accontentata, e poi la sua presenza mi rassicurava, visti anche i precedenti di Siffredi e la sua fama di predatore“. Su questo punto Siffredi ha dichiarato: “Sono scappato. Non per paura, ma per non fare danni“.
Perché la giornalista Alisa Toaff ha denunciato Rocco Siffredi
Ricostruiamo i fatti. Il tutto, secondo quanto ha specificato la Toaff (assistita dall’avvocato Laura Sgrò) nella denuncia, ha avuto inizio verso la fine dello scorso anno quando la cronista ha contattato l’attore per un’intervista sulla serie “Supersex“, ispirata proprio alla vita di Siffredi. Tra i messaggi iniziali, che sono stati definiti come colloquiali e gentili, sono comparsi i primi commenti – con complimenti e lusinghe – a una foto whatsapp della donna, a cui lei però non ha dato molto peso. Ma è dopo l’intervista, avvenuta di persona, che le chat hanno continuato in maniera insistente. “Devo dire che sei veramente simpatica, troppo forte, troppo carina e bona“, sono state alcune delle frasi pronunciate dal pornodivo in un vocale, subito dopo aver incontrato la giornalista.
La situazione però, in base a quanto testimoniato dalla giornalista, è peggiorata sempre più. Prima della pubblicazione, l’intervista è stata fatta leggere a Siffredi che ha espresso il suo disappunto e ha chiesto la rimozione di alcuni contenuti (dicendo, poi, che invece la versione originale sarebbe andata bene). Una volta eliminate le parti richieste l’attore, in un primo momento, ha ringraziato la giornalista. Dopo la pubblicazione. però, le cose sono precipitate e sono arrivate una serie di insulti e allusioni alla vita sessuale della donna.
La difesa di Rocco Siffredi dopo le accuse e la denuncia della giornalista Alisa Toaff
Non si è fatta attendere la replica di Siffredi, riportata due giorni fa da Il Corriere della Sera: “Ha ragione mia moglie quando mi dice che sbaglio a essere gentile con tutti: quell’intervista mi era stata sconsigliata per i modi insistenti e aggressivi con cui si era presentata la giornalista. Ho scelto io di farla a titolo personale e ora, dopo un unico incontro in pubblico e uno scazzo telefonico per il quale ho chiesto anche scusa (Siffredi le avrebbe detto, ‘vatti a prendere i c…., che mi sa che è quello che ti manca‘, ndr), vengo ripagato così. Dovreste fare il suo nome così da far capire a tutti di starne alla larga. Anche io ho conservato i suoi messaggi e la sfido: mostri davvero tutto il contenuto delle chat. Per tutto il tempo ha fatto allusioni al sesso, spiegando di essere una ‘molto forte a letto’.
Sono accuse gravi ma totalmente infondate. Ho le chat, ho le immagini della telecamera dell’hotel, ho dieci testimoni, ho i testi delle interviste come erano stati scritti. Mi dipingeva come depresso cronico, mi faceva dire cose contro Borghi, che mi interpreta e che non ho mai pronunciato. E visto che mi chiedeva in continuazione una consulenza sul sesso, in un momento di rabbia con lei e stress per la promozione della serie, le ho risposto mettendola su quel piano. Ma solo questo e ho chiesto scusa. Ci stavamo salutando e quando l’ho abbracciata, senza stringerla, lei ha detto ‘wow’ e non mi ha lasciato. A quel punto io ho detto ‘attenzione, che sono ancora molto sensibile’. Ma l’ho detto per ironia, per divertimento. Sono molestie queste? Davvero vogliamo ridurre all’infamia postuma i rapporti tra uomini e donne? Questa vicenda ha fatto piangere mia moglie, mi basterebbero delle scuse anche con una telefonata. Comunque non nutro rancore, l’abbraccerei di nuovo“.