Primo sì alla Camera
Perché gli Stati Uniti vogliono vietare TikTok, ok alla legge che obbliga i cinesi a vendere entro sei mesi
Tecnologia - di Carmine Di Niro
La guerra diplomatica tra Pechino e Washington, dallo status dell’isola di Taiwan al supporti cinese nei confronti della Russia, si sposta nel settore della tecnologia. La Camera dei rappresentati ha approvato oggi a larga maggioranza una legge che apre la strada al divieto di utilizzare TikTok negli Stati Uniti.
La legge passerò al Senato, dove non è detto però che sarà approvata: qui infatti potrebbe subire delle modifiche in alcune parti. In ogni caso il presidente Joe Biden ha riferito che firmerà il disegno di legge, noto ufficialmente come “Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act“, trasformandolo in legge se arriverà sulla sua scrivania.
Cos’è TikTok
TikTok, come noto in particolare ai più giovani, è il social network nato nel 2016 e che consente la pubblicazione di brevi clip, dai 15 ai 60 secondi: idea e formato che sono letteralmente esplosi, portando la piattaforma creata dall’azienda ByteDance a superare nel 2020 il miliardo di utenti in tutto il mondo, in soli quattro anni.
Perché gli Stati Uniti vogliono vietarlo
Il problema di TikTok, secondo l’amministrazione statunitense, è proprio la sua proprietà cinese. La legge approvata con un insolito accordo tra Democratici e Repubblicani chiede alla holding cinese ByteDance di vendere a capitali occidentali la piattaforma entro sei mesi, pena il “ban” dagli Stati Uniti.
Il social è infatti considerato da diverso tempo una minaccia alla sicurezza nazionale degli Usa: questo perché in Cina tutte le imprese sono tenute a offrire al governo ogni informazione e ogni collaborazione che venga richiesta. Solamente negli Stati Uniti sono 170 milioni gli utenti che utilizzano o che hanno scaricato l’app sul proprio smartphone, circa metà della popolazione: dati che TikTok potrebbe fornire al regime cinese di Pechino.
La Cina contro la decisione Usa su TikTok
L’approvazione della legge ha spinto Pechino ad una durissima reazione. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin ha parlato di “bullismo” che “si ritorcerebbe inevitabilmente contro gli Stati Uniti”. Secondo il regime di Xi Jinping infatti “malgrado non abbia mai trovato prove che TikTok minacci la sicurezza nazionale americana, non ha mai smesso di reprimere il social”.
Anche l’azienda cinese ha criticato la mossa della Camera, sottolineando come la cessione entro sei mesi sia tecnicamente impossibile. “Quest’ultima legislazione, approvata a una velocità senza precedenti senza nemmeno il beneficio di un’udienza pubblica, pone serie preoccupazioni costituzionali“, ha scritto Michael Beckerman, vicepresidente per le politiche pubbliche di TikTok, in una lettera ai co-sponsor del disegno di legge resa nota dall’Afp.
Le posizioni di Biden e Trump
Tornando poi alla questione politica interna agli Stati Uniti, va registrato come nel corso degli anni le posizioni di Joe Biden e Donald Trump, che a novembre torneranno a sfidarsi per la seconda volta consecutiva nelle elezioni presidenziali, si sono ribaltate.
Insediatosi alla Casa Bianca, Biden infatti cancellò un ordine esecutivo firmato Trump, mai applicato e bloccato dalla magistratura, che metteva al bando la piattaforma social cinese. Addirittura il presidente Dem è anche sbarcato su TikTok a “caccia” del voto più giovane, ma ora assieme al suo partito è pronto a firmare la legge per “bannare” la piattaforma.
Al contrario Trump, inizialmente un feroce oppositore del social cinese, ora si dice contrario ad un divieto, nonostante il voto del suo partito alla Camera. Trump contrario perché il divieto rafforzerebbe Meta, società di Mark Zuckerberg proprietaria di Instagram e Facebook, che il tycoon ha definito “nemica del popolo“.
Dove è vietato TikTok
Attualmente TikTok è vietato in diversi Paesi per le preoccupazioni relative alla privacy dei dati e alla sicurezza dell’app cinese. Divieti che però non riguardano l’utenza comune, ma l’installazione e/o uso su dispositivi governativi.
In particolare Parlamento europeo, la Commissione europea e il Consiglio dell’Ue hanno tutti imposto divieti a TikTok sui dispositivi del personale, citando problemi di sicurezza informatica, raccomandando anche la rimozione dell’app dai dispositivi personale di personale e membri del Parlamento.
Divieti di questo tipo sono in vigore anche in Canada, Danimarca, Belgio, Nuova Zelanda, Regno Unito.