Mattanza di Stato

Suicidio in carcere a Secondigliano: chi è il detenuto che si è tolto la vita

La vittima si chiamava Robert e aveva 33 anni. La nota del Garante per i diritti dei detenuti Samuele Ciambriello. È il quinto suicidio in Campania dall'inizio dell'anno, il 21esimo in Italia (22esimo, se consideriamo quello avvenuto nel Cpr di Roma)

Cronaca - di Andrea Aversa - 12 Marzo 2024

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Carcere di Secondigliano: detenuti tra celle anguste e attività trattamentali

Un altro suicidio avvenuto tra le pareti di un carcere italiano. Questa volta il dramma si è consumata dentro una cella del penitenziario di Secondigliano. Secondo quanto comunicato dal Garante per i diritti de detenuti Samuele Ciambriello, la vittima si chiamava Robert, aveva 33 anni ed era di origini straniere. Ha scritto Ciambriello: “Il giovane era un senza fissa dimora entrato in carcere per omicidio. Era balzato agli onori della cronaca nell’agosto del 2019 per essere stato l’unico detenuto evaso dal carcere di Poggioreale in cento anni di storia“.

Suicidio in carcere a Secondigliano

Questo è stato il quinto suicidio avvenuto in Campania dall’inizio dell’anno. Il 21esimo gesto estremo accaduto nelle carceri italiane dal primo gennaio. Il tragico bilancio si aumenta (22) se consideriamo il suicidio successo nel Cpr di Roma. Numeri assurdi, una vera e propria mattanza di Stato contro la quale la politica è incapace di trovare soluzioni. “Il tasso di suicidi in carcere è 20 volte superiore ai suicidi delle persone libere. Occorrono risposte concrete qui e ora, prima che ci sia l’irreparabile”, ha affermato Ciambriello.

Suicidio in carcere a Secondigliano: chi è il detenuto che si è tolto la vita

Le motivazioni che spingono al suicidio sono molteplici – ha spiegato Ciambriello i suicidi in carcere sono anche il prodotto di un clima culturale e politico. Più il dibattito pubblico ritiene che il carcere sia un posto esterno alla società, da dimenticare, senza non discutere mai di come cambiare le cose, mai riformarlo, mai attuare la Costituzione, peggio è. Infondo lo stigma e la solitudine di chi entra e di chi esce dal carcere uccidono di più degli edifici degradati. Se andiamo a vedere l’età delle persone che si sono tolte la vita in questi anni in carcere in Italia, la media è di meno di quarant’anni“.

12 Marzo 2024

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