La polemica

Bonus mamma: come fare per averlo e a chi spetta. Il perché della beffa

Il sussidio e le sue contraddizioni: la diminuzione della contribuzione fa aumentare la pressione fiscale. Quindi vi è un aumento dell'Irpef a discapito di quanto può incassare una famiglia

Economia - di Andrea Aversa

1 Marzo 2024 alle 17:06

Condividi l'articolo

Bonus mamma: come fare per averlo e a chi spetta. Il perché della beffa

Il taglio dei contributi che fa lievitare la pressione fiscale. Quindi, da una parte vi è un evidente aumento che però non si traduce in un sussidio maggiorato. Infatti, ciò che è risparmiato, è servito per pagare un’Irpef più cara. Dunque, secondo lo studio fatto da Fisac Cgil, il bonus mamma – così come concepito – sarebbe una beffa. Non solo ma il salire dei reddito lordo dei cittadini che usufruiranno del sussidio, farà si che essi avranno un Isee più alto.

Cos’è il bonus mamma

E questo potrebbe compromettere il loro accesso ad altre tipologia di assistenzialismo. Ma cos’è il bonus mamma, a chi spetta e come fare per averlo? Il bonus spetta alle madri con 3 o più figli di cui almeno uno minorenne e sino al compimento dei 18 anni di età del più piccolo. Per il solo 2024 ne avranno diritto anche le madri con 2 figli, a condizione che almeno uno dei due sia sotto i 10 anni.

A chi spetta e come avere il bonus mamma

È scritto sul portale internet dell’Inps: La legge di bilancio 2024 ha previsto il ‘Bonus mamme’: l’esonero della contribuzione previdenziale (9,19% della retribuzione), fino a un massimo di 3.000 euro annui da riparametrare su base mensile, per le lavoratrici che hanno almeno tre figli. Per il 2024, in via sperimentale, il bonus è attribuito anche in presenza di due figli. L’agevolazione riguarda tutte le dipendenti del settore pubblico e privato (anche agricolo, in somministrazione e in apprendistato) con contratto a tempo indeterminato.

Bonus mamma: la ‘beffa’

Sono escluse, invece, le lavoratrici domestiche. Le madri, in possesso dei requisiti a gennaio 2024, hanno diritto all’esonero dal mese di gennaio. Se la nascita del secondo figlio interviene in corso d’anno, il bonus sarà riconosciuto dal mese di nascita fino al compimento del decimo anno del bambino. Nel 2025 e nel 2026, invece, il beneficio è assegnato dalla nascita del terzo figlio e si conclude con il compimento del diciottesimo anno dell’ultimo figlio. Le lavoratrici interessate all’agevolazione possono rivolgersi ai propri datori di lavoro oppure utilizzare la funzionalità che sarà resa disponibile sul portale, dalla data e con le modalità che saranno rese note con uno specifico messaggio.

1 Marzo 2024

Condividi l'articolo